Roberto Mercadini chiude con un monologo la "Settimana del Cervello 2019"
Le Associazione A.ce.a, e Cils di Cesena promuovono, contestualmente a livello nazionale con l'Associazione Hafricah, la “Settimana del Cervello 2019” dall'11 al 17 marzo che culminerà alle 16 di domenica al Teatro Verdi con il poeta e narratore Roberto Mercadini impegnato in un monologo "Linguaggio, Memoria, Poesia – Percorso di sensibilizzazione sul tema delle disabilità acquisite" introdotto da Gianfranco Valzania, presidente di A.ce.a. con Giuliano Galassi, presidente di Cils, coordinati dal giornalista Cristiano Riciputi. La manifestazione vede il coinvolgimento di A.ce.a (Associazione Cerebrolesioni Acquisite) attiva a Cesena fin dal 2005.
I membri sono tutti volontari che si pongono a fianco di persone adulte che hanno subito un danno al cervello offrendogli aiuto per rimuovere gli ostacoli che impediscono di realizzare il loro Progetto di Vita. "I nostri obiettivi - sottolinea il presidente Gianfranco Valzania - sono quelli di promuovere momenti di incontro e socializzazione per tutti coloro che vivono questa disabilità e per i familiari direttamente coinvolti nella vicenda del loro caro".
"La vita del cerebroleso - evidenzia la psicologa psicoterapeuta Monika Piscaglia - ci vede intervenire dopo che la medicina ha fatto il suo corso. I familiari del paziente cerebroleso, spesso, vengono alla nostra associazione a chiedere aiuto dopo che la permanenza in casa del proprio caro non raggiunge i risultati sperati. Noi cerchiamo di attuare due percorsi di reinclusione sociale che consistono nel laboratorio “ManualMente” che è un momento di confronto a livello ricreativo-formativo-sociale per attivare mani e menti. Nello stesso tempo realizziamo il Family Care che è un nuovo approccio alla disabilità che mette in rete i servizi offerti dalle istituzioni, volontari, professionisti e società civile. Non mancano anche i volontari presenti nelle famiglie per dare un ulteriore aiuto".
"Continuiamo, fin dagli inizi di A.ce.a quattordici anni fa, - dice Galassi, presidente della Cils - la nostra collaborazione che vede quest'anno la Cils compiere quarantacinque anni di grande impegno e radicamento nel territorio. Dobbiamo marciare in tandem, perchè solo così i risultati saranno pari alle aspettative”.
"Nel preparare il mio monologo - continua Mercadini - mi sono trovato a confronto con realtà che non conoscevo, sono stati momenti profondi che mi hanno arricchito non solo come attore, ma come uomo. Sono situazioni nelle quali tutti possiamo cadere e nel monologo parlo dell'importanza che la società può avere nello sviluppo futuro del cerebroleso. Molti di costoro hanno vergogna a mostrasi come sono e nello stesso tempo si corre il rischio di progredire nello svantaggio. Mi auguro che in un futuro prossimo si realizzi un vera educazione civica nei confronti di questi cittadini per sapere come comportarsi e nello stesso tempo offrire una terapia sociale che non potrà non essere di grande giovamento. Spero che il mio monologo possa dare un contributo in questo campo".