"Le radici di Fellini", un incontro sul rapporto tra il regista romagnolo e Gambettola
Federico Fellini e i suoi legami con Gambettola. Di questo si parlerà giovedì 23 febbraio alle 21:00 al teatro comunale di Gambettola con la presentazione del volume "Le radici di Fellini romagnolo nel mondo" di Gianfranco Miro Gori, edito da Il Ponte Vecchio. L'autore sarà presente in sala e verrà introdotto dal sindaco Roberto Sanulli.
Il favoloso regista amato dai critici più sofisticati e dal pubblico comune, da una parte, e dall'altra il piccolo paese della provincia romagnola che Fellini seppe rendere universale grazie al linguaggio del cinema. Il perché di questo rapporto, sviscerato anche nel volume di Miro Gori, è che la famiglia paterna di Fellini era originaria di Gambettola. Fellini parlò spesso dei periodi dell'infanzia trascorsi a Gambettola, della nonna paterna Fraschina e di tutti gli episodi legati alla sua infanzia. Episodi fondamentali, riportati e trascritti ma soprattutto trasposti cinematograficamente, con le pellicole dove trova spazio la casa dei nonni, ancora oggi esistente in via Soprarigossa. È infatti nel film "8½" che Federico Fellini mette in scena il casolare di campagna di Gambettola che lo vede nei panni del protagonista bambino, insieme alla nonna, altre donne e bambini, tutta parlata in dialetto con un memorabile monologo della nonna.
L'invincibile desiderio di ritornare nella piccola patria, una volta trasferitosi a Roma, troverà espressione nei film di Fellini che rendono omaggio alla sua terra attraverso il ricordo dell'infanzia e della giovinezza. Il libro che sarà presentato racconta le immagini e i suoni di questa storia, che trova il suo apice in "Amarcord", scritto con un altro grande romagnolo, Tonino Guerra.