Pier Giorgio Pasini presenta le sue riflessioni sul Tempio Malatestiano
Un incontro per riflettere sulla storia, un pomeriggio per indagare la bellezza del Tempio Malatestiano di Rimini, definito un vero e proprio “emblema” del Rinascimento, sia per aver avuto come protagonisti alcuni dei più grandi artisti italiani (Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Matteo de’ Pasti, Agostino di Duccio), sia per i suoi significati, ritenuti dai più di difficile decifrazione, misteriosi e pagani. Venerdì 31 gennaio, alle 17, la Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana, nell’ambito della rassegna letteraria Freschi di stampa, ospiterà la presentazione pubblica del libro di Pier Giorgio Pasini “Tempus loquendi. Tempus Tacendi. Riflessioni sul Tempio Malatestiano (Minerva edizioni)”. Nel corso del pomeriggio l’autore dialogherà con Giordano Conti passando in rassegna i dieci saggi riuniti nel volume e chiarendo la genesi e la storia di questo «mirabile Templum» con dati concreti.
Di saggio in saggio Pasini recupera elementi importanti della cultura di corte che ne è all’origine: una corte promossa da un grande e controverso condottiero, Sigismondo Pandolfo Malatesta, che amò circondarsi di letterati e di artisti per conquistarsi tramite le loro opere una fama imperitura.
Pier Giorgio Pasini è un noto storico dell’arte che da molti anni si occupa di Umanesimo e Rinascimento. Ha scritto volumi monografici sull’arte malatestiana e sul Tempio Malatestiano. Per quanto riguarda Cesena ha curato il catalogo e la mostra “Malatesta Novello magnifico Signore”. Ha curato inoltre l’ordinamento scientifico del Museo della Città di Rimini e del Museo di Stato della Repubblica di San Marino. Ha diretto, per oltre trent’anni, la rivista “Romagna arte e storia”. Oggi si occupa di storia dell’arte rinascimentale fin dagli anni settanta, quando diresse la mostra Sigismondo Pandolfo Malatesta e il suo tempo, Rimini, Sala dell’Arengo, 1970. Già nel catalogo di tale mostra (edit. Neri Pozza, Vicenza) figurano i suoi primi studi su Matteo de’ Pasti, che poco dopo lo indussero a proporre una completa revisione della cronologia delle medaglie pastiane. Allo studio dell’attività di Matteo de’ Pasti l’autore si è dedicato anche in numerosi altri lavori, e soprattuto nei seguenti: I Malatesti e l’arte, Silvana ed., Milano 1983; Piero e i Malatesti, L’attività di Piero della Francesca per le corti romagnole, Silvana ed., Milano 1992; Piero e Urbino, Piero e le corti rinascimentali, Marsilio ed., Venezia 1992; Cortesia e Geometria. Arte malatestiana fra Pisanello e Piero della Francesca, Luisè ed., Rimini 1992; Il Tempio Malatestiano. Splendore cortese e classicismo umanistico, Skira, Milano 2000.
Con Minerva Edizioni ha pubblicato: Malatesta Novello «Magnifico Signore» (cat. omonima mostra, 2002), Passeggiate incoerenti tra Romagna e Marche (2006), Il tesoro di Sigismondo e le medaglie di Matteo de’ Pasti (2009), Begni. Storia di un palazzo (con Valentina Rossi e Gilberto Rossini, 2013) e ha curato i testi dei volumi Rimini (con fotografie di Luciano Liuzzi, 2008), Pietre e teste malatestiane (con fotografie di Corrado Fanti 2007).