Per il “Savelli Jazz Club” sul palco i Three generations featuring Stefano Di Battista
Venerdì 29 luglio alle ore 21.00, per il quarto concerto del Jazz Club sul palco dei Giardini Savelli di Cesena, si esibiranno i Three generations (Tavolazzi, Caligiuri, Capiozzo) feat. Stefano di Battista: un quartetto stellare, un mescolarsi di esperienze musicali attraverso generazioni di musicisti che hanno fatto del jazz il linguaggio della loro comunicazione artistica. È un progetto voluto fortemente da Chicco Capiozzo.
Ares Tavolazzi: sul suo contrabbasso e dalle sue mani sono passati cinque decenni di musica italiana, jazz, prog ed anche pop (Guccini, Conte). Lo contraddistingue una grande padronanza dello strumento, del ritmo e una cifra inventiva ricca, personale. Negli Area dal 1973, da “Caution Radiation Area” (1974) a “1978 gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!”, Tavolazzi fu uno dei perni del gruppo in studio e nei concerti in l’Italia, a Parigi, Lisbona e Cuba, fino all’album “Tic Tac” (1980), il primo senza Stratos. Con gli avventurieri di un tempo ha poi portato in scena gli Area Reunion nel 2011. Dagli anni ‘80 si è dedicato pienamente al jazz, collaborando con Giulio Capiozzo e con artisti del calibro di Sam Rivers, Lee Konitz, Gary Bartz, George Cables, Franco D’Andrea, Pat Metheny, George Benson, Gil Evans, Pietro Tonolo, Steve Lacy, Kenny Wheeler, Mauro Negri, Mike Melillo, Enrico Pieranunzi, e tanti altri. Ha partecipato a Umbria Jazz alla guida di suoi gruppi (B. Cesselli, M. Tamburini, P. Odorici, ecc.). A fine anni ‘90 è stato in tour in Italia con Mick Goodrick, poi con E. Bandini, A. Pozza, R. Rossi e C. Atti al Ronnie Scott di Londra. Ha fatto parte del trio italiano di Stefano Bollani in tour e in studio (da“Mambo italiano”, 1999, a “I’m in the mood for love”, 2007). Ha suonato poi in diverse formazioni con Danilo Rea, Slatko Kaucic, Enrico Rava, Maria Pia De Vito, Rita Marcotulli, David Kung, e con innumerevoli altri musicisti. Presente come sideman in numerosi dischi, di quelli a suo nome è da citare “Godot e altre Storie di Teatro” (2008). Da tempo collabora, producendo musiche originali, col Teatro di Pontedera.
Stefano Di Battista, sax contralto e soprano, nel 1992 al Calvi Jazz Festival (Corsica) incontrò Jean-Pierre Como che, colpito dal suo fraseggio ricco e originale, lo invitò a Parigi. Iniziò allora un viaggio che l’ha portato prima a suonare in trio con Aldo Romano (con cui ha inciso due dischi) e col contrabbassista Michel Benita, poi ad incontrare Laurent Cugny, che lo assunse nell’Orchestra Nazionale del Jazz francese. Da quel momento la carriera di Di Battista è decollata oltralpe: ha suonato in concerto e su disco con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, con Jimmy Cobb, Willelm Brooker, Nat Adderly, ecc. Ha fatto parte del sestetto di Michel Petrucciani con Flavio Boltro, insieme al quale poi ha formato un gruppo storico. Nel 1997 ha pubblicato il suo primo album, “Volare”, per l’etichetta francese Label Bleu, con Boltro, Eric Legnini, Benjamin Henocq e Rosario Bonaccorso. Nel 2000 ha registrato con Elvin Jones, Jacky Terrasson e Bonaccorso l’album “Stefano Di Battista”. Con Nicky Nicolai ha inciso ed è stato sul palco del Festival di Sanremo. Nel 2014 ha partecipato al Concerto del Primo Maggio accompagnato dall'orchestra di 50 sax del Conservatorio Santa Cecilia di Roma. L’ultimo disco, “Morricone stories” (2021), con André Ceccarelli, Frédéric Nardin e Daniele Sorrentino, testimonia ancora una volta la dimensione internazionale del suo spessore artistico, corollata da un tour in Francia.
Christian Chicco Capiozzo è un musicista che, su base jazzistica, attraversa diversi generi musicali con un timing ed un “tocco” riconoscibile, grazie al suo batterismo ritmico-melodico ed alla capacità di narrare nelle sue improvvisazioni. Ha registrato e si è esibito in tour con personaggi come Mario Biondi, Pee Wee Ellis, Enrico Rava, Tony Scott, Jarrod Lawson, Sherman Hirbie, Marco Tamburini, Cheryl Porter, Trilok Gurtu, Bruce Forman, Tullio De Piscopo, Alex Baroni, Randy Bersen, Mauro Pagani, Andrea Mingardi, Mark Harris, e tanti altri artisti. Ha affrontato palcoscenici prestigiosi, dal Blue Note di New York fino ad Umbria Jazz, ed al suo attivo ha un’importante discografia, di cui Movie Soundtrack Experience, 2016, e Three generations (2021), con Ares Tavolazzi e Leo Caligiuri, guest Stefano Di Battista e Flavio Boltro, sono gli album più recenti.
Leo Caligiuri, pianoforte, un vero talento, giovane, di formazione classica, riversa la sua sapienza musicale in un accompagnamento attento e articolato ed in improvvisazioni ricche d’invenzione. Ha già numerose collaborazioni alle spalle, fra cui sono da citare Danilo Rea, Paolo Fresu, Gianni Cazzola, Mauro Negri, Piero Odorici, Carlo Atti, Stefania Rava, e molti altri. È con Three generations dalla sua nascita.
Il prossimo appuntamento del Savelli Jazz Club è in cartellone mercoledì 3 agosto 2022 col Gianni Giudici HOtrio.
Per prenotare il tavolo per la cena: on line byt.ly/Savelli Prenota; tel. 0547 1951060. Info sui siti social del Chiosko Savelli.