Parte con il professor Biondi il “Viaggio tra i tesori della Malatestiana”
Una doppia presentazione, di letteratura latina, filologica e documentaria, dà l’avvio alla serie di conferenze organizzate dall’Associazione Amici della Biblioteca Malatestiana denominata “Viaggio tra i tesori della Malatestiana”.
Domenica 25 novembre dalle ore 10,30 alle ore 12,30 - nella Sala Lignea - il professor Giuseppe Gilberto Biondi, dell’Università di Parma interviene sul tema “Ai bordi dell’infinito. Da Lucrezio a Leopardi”. Di seguito Paola Errani, responsabile dei fondi antichi della Malatestiana, presenta e illustra il codice Lucreziano s.XX.4. L’intervento del professor Biondi, capace come pochi di coinvolgere chi ascolta attraverso il fascino della conoscenza, percorrerà la rappresentazione "poetica" dell'infinito da Lucrezio a Leopardi, attraversando quella del suo contrario, ovvero il "finito" della prima bucolica Virgiliana e dello stesso "Infinito" Leopardiano. “Una sintesi di Dante negli ultimi versi della Commedia?” si chiede il docente di letteratura latina.
Paola Errani, dal canto suo porterà alla conoscenza degli intervenuti uno dei codici che fanno parte del corpus commissionato dallo stesso Malatesta Novello. Il codice Lucreziano in oggetto riporta, infatti, nel margine inferiore della prima carta, lo stemma con lo steccato tipico di Novello (in questo caso ci sono anche le iniziali MN) presente su tutti i codici da lui personalmente commissionati. Si tratta di una bella pergamena chiara, sottile, in lettera umanistica, la cui copiatura è attribuita al copista Andrea Catrinello di Genova. Non è datato ma risale probabilmente alla metà del 1400. E’ arricchito da belle decorazioni e contiene il “De rerum natura” di Lucrezio ma anche l’opera di Esiodo “Le opere e i giorni”.