“Non Chiamatelo Raptus”: alla Biblioteca Malatestiana una mostra contro la violenza di genere
“Non Chiamatelo Raptus”: è il titolo della mostra dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza di genere visitabile dal 4 al 20 novembre presso la Biblioteca Malatestiana. Una raccolta di 30 vignette di Stefania Spanò, in arte Anarkikka, che approfondisce il tema della violenza, del linguaggio e della narrazione tossica, fatta troppo spesso dai media.Un racconto illustrato, semplice e chiaro, che stimola a riflettere, a ri-conoscere le disparità e le differenze.
“Linguaggio che si fa complice perché veicola e rafforza una narrazione sbagliata della sopraffazione, che abbiamo tutti e tutte interiorizzato - spiega l'autrice Anarkikka -. Narrazione per cui gelosia è attenzione, possesso è amore, delitto è raptus. Un linguaggio assolutorio che minimizza il crimine, assolve l’uomo e getta ombre sulla donna, sulla vittima, che diventa l’istigatrice del gesto folle, la responsabile, quella che “se l’è cercata”. Una frase frutto di un retaggio della cultura patriarcale che interpreta la donna come un oggetto: qualcosa da guardare, toccare, volere per se. Maschilismo, sessismo, molestie sono riflesso di uno stesso squilibrio che pone gli uomini in posizione di privilegio e le donne in perenne affanno. Uno squilibrio che è manifesto nell’educazione, nelle discriminazioni sul lavoro, nelle differenze di retribuzione, nelle violenze di genere, nei femminicidi”
Ipazia Liberedonne organizza l'iniziativa in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne che cade il 25 novembre. “Con questa mostra vogliamo smuovere qualcosa. Il nostro obiettivo è offrire uno spazio d’arte e di riflessione sulla violenza di genere: abbiamo scelto le vignette di Anarkikka perché colpiscono nel segno, parlano della società in cui viviamo in modo semplice e diretto. E proprio l'importanza del linguaggio è tra i focus del suo progetto artistico e sociale: in molte vignette, ad esempio, la penna rossa cancella le parole di odio dal racconto mediatico dei femminicidi” dichiara Licia Aguzzoni presidente di Ipazia. La mostra sarà visitabile dal 4 al 20 novembre, negli orari di apertura della biblioteca, ingresso libero. Un ringraziamento sentito alla Biblioteca Malatestiana per la preziosa collaborazione.
Venerdì 4 novembre alle 17 ci sarà l'inaugurazione alla presenza dell'autrice e dell'assessore alla Cultura, Carlo Verona, mentre alle 20.45 la sala Eliseo Art Lab -Viale Carducci, 11 ospiterà la presentazione del libro “Smettete di farci la festa. Di discriminazioni in genere”. L’autrice Anarkikka dialoga con l'avvocata Cristina Magnani, presidente del Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell'Emilia Romagna; introduce l'incontro Licia Aguzzoni presidente di Ipazia Liberedonne. Spanò è illustratrice, vignettista e attivista femminista, napoletana di nascita e romana di adozione. Anarkikka fotografa con ironia il disagio e le discriminazioni, racconta di diritti negati e sofferenze. Da anni realizza campagne sociali per enti vari, pubblica le sue vignette su l'Espresso e i suoi social. Nel 2021 pubblica "Smettetela di farci la festa. Di discriminazioni in genere” il suo primo libro per immagini e testi, edito da People.