No alla droga: a Sarsina e Mercato le scuole incontrano Giorgia Benusiglio
Lunedì 30 maggio alle 10,30, presso il Centro Culturale di Sarsina (via Roma 24), gli alunni delle scuola secondaria primo grado dell’Istituto Comprensivo si Sarsina incontreranno Giorgia Benusiglio, trentatreenne milanese che nel libro “Vuoi trasgredire? Non farti” ha raccontato le drammatiche conseguenze che ha dovuto – e deve ancora oggi – affrontare dopo aver assunto mezza pastiglia di ecstasy all’età di sedici anni.
A causa di un’epatite fulminante, che nel giro di pochi giorni ha compromesso il funzionamento del suo fegato, Giorgia ha dovuto subire un trapianto d’urgenza, arrivando a un passo dalla morte.
Per questo, da anni Giorgia gira le scuole italiane, nella convinzione che sia necessario portare la propria testimonianza sofferta e appassionata, per garantire ai ragazzi un’informazione corretta sugli effetti delle sostanze, tale da permettere loro di operare scelte consapevoli in relazione ai rischi e alla pericolosità delle stesse. Se non è materialmente possibile impedire a un giovane di assumere sostanze, che almeno gli si diano tutti gli strumenti informativi per renderlo pienamente consapevole.
Perché l’ecstasy è una droga che può essere anche “definitiva” e anche alla prima assunzione può risultare mortale. Spesso, infatti, non è possibile prevedere gli effetti della sostanza sul fisico né conoscere l’esatta composizione della stessa, sostanze di taglio comprese.
L’appuntamento con Giorgia è stato fortemente voluto dalla scuola che nell’ambito dei progetti inerenti l’ Educazione alla salute, propone alcune lezioni che aiutano i ragazzi a riflettere sul valore della vita e sull’importanza di “spendere bene” il proprio tempo.
L’evento di lunedi’ mattina nelle scuole verrà riproposto a Mercato Saraceno, per gli alunni di Mercato Saraceno, martedì mattina 31 maggio 2016.
Il 30 maggio, alle 20,30 presso lo stesso Centro Culturale di Sarsina, Giorgia incontrerà anche i genitori e i cittadini di Sarsina e Mercato Saraceno: solo attraverso una condivisione della responsabilità educativa sarà possibile per i nostri ragazzi crescere appassionati alla vita e desiderosi di seguire la verità e ricercare la bellezza della realtà che ci circonda.