"Messa in opera" alla chiesa sconsacrata di via Chiaramonti
Sabato 11 Aprile, ore 17:30, inaugura "Messa in opera", mostra d'Arte Contemporanea, nella suggestiva location di Santa Cristina, chiesa sconsacrata in Cesena in Via Chiaramonti n° 95.
Gli Artisti partecipanti sono:
Eltore Elica, Mavis Gardella, Aleksandra Popova, Giuliana Giuliani, Francesca Capanni, Susanna Lelli, Lorenzo Nardi, Giampiero Steri, Sabina Negosanti, Monia Strada, Davide Caprili, Carla Cesarina Maria Saraceni, Consuelo Tommassoni, Rita Minelli, Gabriele Lombardi, Cristian Cimatti, Patrizio Virzi, Leonardo Stella, Paolo La Bruna, Antonella Turci, Paolo Graziani, Marco Fantini, Loris Morigi, Giorgio Ricci, Greta Pirri, Silvia Benvenuti, Luciano Riciputi, Olinda Casadei, Luciano Canducci, Angela Maltoni, Giovanni Masini.
In occasione dell'Inaugurazione anche si esibiranno in concerto Silvia Benvenuti al violino, accompagnata al pianoforte da Raffaella Benini.
L'edificio di Santa Cristina, dove è allestita la mostra, è dunque una chiesa, a pianta circolare, struttura del XV sec riedificata nel XVIII sec da Giuseppe Valadier, somigliante al Pantheon, per volere di uno dei tre papi di Cesena. Al di sotto di questa pianta circolare si aprono delle Cripte con le pareti in mattoni a vista, di epoca decisamente più tarda.
La sede dell'evento, "Messa in opera", come già successo per "Messa in arte" (a Montiano di Cesena, mostra di marzo 2015) mette "in gioco" due realtà molto diverse: da una parte il luogo storicamente contestualizzato, l'antico, il religioso; dall'altra le opere contemporanee esposte che si impongono per la loro unicità, modernità ed eccezionalità. E' come attraversare di colpo secoli di storia e ritrovarsi improvvisamente presenti alla realtà contemporanea.
Si impone poi al visitatore un percorso obbligato del "sopra", a pianta circolare con colonne, stucchi chiari e stupefacenti, con cupola a cassettoni, anch'essi chiari e poi del "sotto", Cripte in mattoni che celano e svelano le altre opere contemporanee, facenti parte dell'allestimento. Si crea quindi come un rapporto dialettico tra le opere e il contesto e anche tra le opere stesse; gli artisti partecipanti apparentemente molto diversi tra loro, diverse le tecniche, diverso il modo di porsi, sono ognuno intento nella sua ricerca che non preclude però il confronto con l'altro. Tra Pittura e Scultura a volte oggi è difficile stabilire dei confini, è difficile capire dove il pittore diventa scultore e dove lo scultore diventa pittore, per non parlare delle Performance o delle Istallazioni cui oramai l'arte contemporanea ci ha abituati; tra tutti i partecipanti ricordiamo Eltore Elica che con le sue "sculture alchemiche" interagisce con il pubblico; poi ancora Mavis Gardella presente con la performance "Matrimonio Meccanico" e Giuliana Giuliani che ha posto una sua Installazione dal titolo "Rinchiusa" nello spazio criptico. Una mostra, questa di "Messa in opera", per riflettere anche su queste "contaminazioni" di diversi ambiti.
Bisogna aggiungere che il merito di questa "amalgama" va, almeno in parte, alla NICompany, l'Associazione Culturale che ha organizzato e quindi allestito la mostra, che ha saputo "mediare" tra spazi disponibili e artisti partecipanti; sotto suggerimento della stessa NICompany inoltre gli artisti si riservano di donare parte del ricavato in beneficenza.
Alla fine chi visita la mostra non avrà l'impressione di tante "voci" diverse e isolate ma di tante "voci" insieme emergenti, come in un coro dove ognuno ha come una sua ben precisa partitura musicale.