"Calligraphie": le conchiglie sonore di Maeda Kamari in mostra alla chiesa di Santa Cristina
A Cesena, domenica 15 maggio, alle ore 17.30 presso la suggestiva chiesa di Santa Cristina opera dell’architetto Giuseppe Valadier, si inaugurerà la mostra dell’artista giapponese Maeda Kamari, “Conchiglie sonore”, dedicata ad un nucleo di vibranti opere inedite recenti, realizzate su carta, appositamente per questa occasione. Il tutto nell’ambito del progetto “Calligraphie” legato alla rivista trimestrale di Arte & Letteratura Graphie, diretta dall’architetto Marisa Zattini.
Ad introdurre sarà la giovane architetto Andrea Pompili che ha selezionato l’artista nell’ambito delsuo soggiorno a Tokyo. A seguire, una performance dal vivo dell’artista al suono delle musiche eseguite dall’organista giapponese Megumi Horie, allieva del Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena. Una performance calligrafica desueta per apprezzare pienamente “la via della scrittura”, l’arte giapponese della calligrafia denominata Shodo (sho=scrittura; do=via). Scrive la curatrice: "Si tratta della pratica di un’arte affascinante che, attraverso un perfezionamento tecnico, conduce ad un “affinamento” interiore, ad un mutamento dell’individuo nel perfezionamento del Sé. Come ogni altra arte è dunque assimilabile ad un percorso di crescita. Mediante l’azione del pennello, l’artista calligrafo converte la sua energia vitale (il qi/Ki) in ‘segno’: veloce o lento, sottile o spesso. Ogni segno si lega al successivo e al precedente in una vera e propria rappresentazione dell’idea, fatta di infinite relazioni".
Maeda Kamari (Prefettura di Fukui, 1973) viene presentato a Cesena con ventidue tavole inedite, ognuna di una dimensione pari al doppio quadrato alchemico: 140 x 70 cm. Si tratta di tavole intese come “ritratti del cuore”. Queste opere sono state suddivise in due sezioni: 16 allestite dall’architetto Augusto Pompili nella suggestiva neoclassica CHIESA DI SANTA CRISTINA (1820) e sei nello showroom di Interior Design Il Vicolo. Sono stati i dettami dell’architettura della Chiesa che ospita la mostra a indicarne i ritmi perfetti: alle 16 colonne binate sono stati appesi, in ostensione, come stendardi esemplari, le opere di Maeda Kamari. Completano l’allestimento otto grandi piatti ceramici istoriati dall’Artista.
A seguire, visita alla seconda sezione della mostra allestita in Via Carbonari 16. La mostra è visitabile fino al 26 giugno, mercoledì , venerdì, domenica 16.30-19.30. Sabato 10.00-12.30/16.30-19.30