Arte negli hotel di Cesenatico: si parte con la mostra “Il colore dei sogni” della pittrice ravennate Daniela Sangiorgi
L’hotel Lalla a Cesenatico, ospita, da sabato 7 maggio con inaugurazione alle 17, la mostra “Il colore dei sogni” della pittrice ravennate Daniela Sangiorgi, curata da Andrea P. Petralia e organizzata da Mecenate.online.
Si tratta della prima di una serie di esposizioni di artisti italiani contemporanei che verranno ospitate nel corso dell’estate da diversi hotel di Cesenatico, Valverde e Villamarina, all’interno del progetto di promo-commercializzazione 2022 promosso da Atico Mare e Adac.
L’inaugurazione sarà allietata dalla musica all’arpa e al flauto di Karsten Braghittoni. La mostra resterà aperta fino al 26 giugno.
Nata a Latina ma giunta a Ravenna ancor giovanissima, dopo aver conseguito una Laurea in Conservazione dei Beni Culturali, nel 2005 Daniela Sangiorgi si specializza in archivistica; allo stesso tempo intraprende un percorso personale come pittrice, seguendo istinto, ricerca e passione: fedele alla promessa che aveva fatto a se stessa molti anni addietro, ovvero di esprimersi attraverso l’arte. Timidamente, quasi di nascosto, comincia a scoprire i colori e a realizzare i primi dipinti con la tempera su carta e poi man mano a conoscere altri pigmenti. Grazie alla collaborazione con alcuni maestri di grande esperienza, come lo stesso Andrea Petralia e il toscano Paolo Nuti, negli ultimi anni l’arte per Daniela è diventata quasi una vera e propria necessità di crescita: che la ha portata ad esibire alcune opere in recenti mostre collettive, fra cui “Ars et Lux II” e “Dreamers II”, entrambe organizzate a Milano dall’associazione Art-Space, e “I fiori dell’arte” a Cesenatico. A livello di mostre personali, ha esposto alla galleria del Terme Beach Resort di Punta Marina, e recentemente è stata ospite alla fiera ArteGenova.
Scrive di lei Andrea Petralia: “Una gestualità istintiva e originale è la cifra che caratterizza le opere di Daniela Sangiorgi, pregne di contenuti misteriosi, con linguaggio semplice e al tempo stesso introverso, Si rimane colpiti dalla forza del colore, dei contrasti cromatici, delle striature più o meno profonde di tonalità “acide” del giallo, dell’arancio e del verde che l’artista stende con campiture calde, che si trasformano come per magia in superfici fluorescenti. Potrebbe essere questa la strada che conduce alla relazione tra la materia e la visione introspettiva e che ci avvia verso il suo dialogo con il suo sentire. Di dipinto in dipinto si ha come l’impressione di penetrare nel colore stesso e coglierne le evoluzioni, il movimento delle pennellate che creano materia; che spesso giungono all’archetipo della spirale. Da ciò si evince che il sole, le costellazioni, la luce, la notte, le stagioni della vita ci parlano con il linguaggio solenne ed eterno. Anche le figure umane, perlopiù femminili, sono come piegate, ricondotte a un modello arcano all’inizio della genesi. Con gioia e passione, attraverso le sue opere, Daniela ci invita ad entrare in quel luogo molto intimo, che è il sentimento umano e l’amore per la vita stessa”.