Le figure di Antonio Bertoni in mostra alla galleria Il Vicolo
A Cesena, da sabato 30 aprile, con inaugurazione alle ore 17.00, è aperta la mostra "Figure II" dedicata alle recenti opere di Antonio Bertoni, il vernisaage sarà alla presenza dell’artista e del curatore Gian Ruggero Manzoni. Introduce gli ospiti l’architetto Marisa Zattini alla galleria di arte contemporanea "Il Vicolo"
Antonio Bertoni (Faenza 1999) si è diplomato al Liceo Artistico di Forlì e sta frequentando l’Accademia di Belle Arti di Bologna, corso di Pittura. Pittore programmaticamente figurativo, utilizza il colore nero per comporre opere, dedicate esclusivamente alla figura umana, rispettose e consapevoli della grande tradizione dell’arte. Tra le tante opzioni che l’arte contemporanea offre, Bertoni ha scelto quella figurativa per rimanere ancorato a una originaria vocazione umanistica dell’arte. Le sue “figure”, volti o più complesse composizioni di corpi, intendono ribadire quella insignificanza del soggetto e quell’atteggiamento antieroico che hanno caratterizzato l’arte del XIX e XX secolo. Notato da Silvano D’Ambrosio, Bertoni ha tenuto una mostra personale nel 2021 al Museo Civico Giuseppe Ugonia di Brisighella curata dallo stesso artista che ne ha messo in luce la precocità e sottolineato «il monocromatismo nero che è? onirico e induce alla reminiscenza e come le persone che ci parlano in sogno non hanno bisogno di aprir bocca, così? queste figure ci raccontano un sentire che non necessita di parole, perche? e la pittura e? silenzio intelligente pieno di voci e di volonta? di luce». Concludendo che «certamente si agitano ancora nel suo giovane petto molte rivoluzioni, ma sono certo che sia già? nato in lui il suo maestro». In questa occasione, Bertoni sviluppa le sue “figure” alla ricerca di intimi segreti, meraviglie, un qualcosa di insospettato, il breve lasso di tempo in cui ogni cosa è perfetta e l’intersezione tra vita quotidiana e teatralità. Gian Ruggero Manzoni, curatore della mostra, scrive, relativamente alle sue opere di un «teatro delle ombre, tracciato in superficie con gestualità veloce, con indubbio equilibrio architettonico e con sapienza oserei orientale che ci conduce in un luogo di memorie perdute, di meraviglie lontane, di attimi sospesi, di rivelazioni improvvise, di collegamenti con immagini sognate, sussurrandoci che (forse) noi, esseri umani occidentali, abbiamo smarrito un qualcosa di importante e che anche solo un brandello di memoria riacquistata potrebbe ricomporre quel mosaico che sia il crollo delle idealità, sia la perdita dei valoriclassici, sia la morte del sacro hanno riportato a un ammasso di inutili tessere». La pittura di Bertoni, sottolinea inoltre Gian Ruggero Manzoni, «si insinua tra il finito e l’infinito, tra l’insinuante e il celato, tra una bellezza ricercata e il dramma dello sgradevole e immorale presente umano» e le sue “ombre” non sono «parvenze bensi? la diretta testimonianza di come oggi percepiamo il concreto e la cartina da tornasole dello spazio di significazione dell'inatteso, quindi non di cio? che crediamo inesorabilmente perduto ma di quello che ancora forte, ancora robustamente primigenio, nel ventre ancestrale di tutti noi risulta solo nascosto».
Tutte le opere presenti in mostra sono state eseguite con colore ad olio nero su carta da spolvero con imprimitura, montata su pannello di MDF. la msotra è visitabile dal 30 aprile al 30 giugno. Per info 0547 27479 - 0547 21386 - arte@ilvicolo.com - www.ilvicolo.com