Un menù leonardesco con le creazioni dei cuochi sognatori
Come nell’esilarante film ‘Non ci resta che piangere’ della coppia Benigni-Trosi anche i cuochi sognatori dell’associazione Brigata del Diavolo si sono presi la libertà di “scherzare” un poco con Leonardo: non sarà lo scoop dell’invenzione del treno a chiamarlo in causa questa volta, ma un menu, che diventa un gioco divertente e gustoso e attende gli ospiti dell’evento ‘Attracchi Leonardeschi’, che si tiene il 30 agosto al Museo della Marineria a Cesenatico all’interno del calendario 2019 di Romagna Osteria: il “viaggio dei sensi” sostenuto da Visit Romagna e dai vari Comuni che ne costituiscono tappe uniche e originali ideato “per portare il buono nel bello e far conoscere attraverso la cucina di qualità ma anche il paesaggio e l’arte i luoghi magici della Romagna”.
La cena è preceduta - alle 19.45 nella suggestiva cornice di Piazza delle Conserve - da un aperitivo “Tutto conchiglie” firmato da Omar Casali del Maré di Cesenatico. Un momento conviviale dedicato a Leonardo da Vinci e al suo celeberrimo passaggio a Cesenatico nel 1502 quando, per conto di Cesare Borgia, eseguì il noto rilievo del porto canale che tuttavia vantava già, all’epoca, due secoli di vita.
A realizzare l’originale menu della cena è un gruppo di cuochi talentuosi, intelligenti, inventivi, eccezionalmente insieme grazie alla Brigata del Diavolo (nell’occasione arricchita dalla presenza di due maestri della cucina che hanno sposato l’idea anche da fuori regione) e il suggerimento viene dall’anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci che ha segnato la storia di Cesenatico per il suo passaggio nel 1502 e i suoi rilievi del borgo marinaro e del porto canale, tradotti nei disegni del Codice L, uno dei suoi taccuini di appunti, conservato a Parigi alla biblioteca dell'Institut de France. Dall’estro del grande inventore, artista, ingegnere, scienziato, sono partiti Piergiorgio Parini, Gianluca Gorini, Omar Casali, Errico Recanati ed Eugenio Boer per realizzare una proposta inedita e irripetibile, perchè tale sarà l’evento, l’occasione per cui nasce e la formazione che lo realizza. Il richiamo a Leonardo traccia un racconto di suggestioni e di sapori, fortemente ancorato al territorio, ai prodotti, alla stagionalità, con rimandi espliciti nei piatti alla cronaca e all’attualità con le sue note amare e “fumose”, a volte purtroppo acide... Un percorso del sia come uomo di pensiero che come curioso a 360 gradi, anche della cucina, degli ingredienti, delle tecniche, degli strumenti di cottura e forse pure della professione del cuoco se corrisponde al vero la storiella di una presunta esperienza giovanile come oste assieme all’amico Botticelli, alle “ Tre Rane” presso Ponte Vecchio a Firenze. Dal braciere allo spiedo, dalle bevande inedite alle erbe e spezie di cui si desume studio e conoscenza nei suoi scritti, Leonardo da Vinci, ci attrae e ci conquista, per la sua modernità e il suo sguardo sul futuro. Un ospite invisibile che aleggerà in questa serata, un ospite speciale, ieri come oggi, “tanto piacevole che tirava a se gl’animi delle genti”.
Un menù che va dai "Pomodori al sugo" al “Semifreddo allo squacquerone, fichi, noci ed infuso di limone”, passando per i “Cappelletti di cipolla macis alloro e salsiccia”.