Le realtà parallele di Matteo Bosi in mostra
“Infinite sono le dimensioni dell’Essere, come pare infiniti siano gli Universi che, secondo la Teoria del Multiverso, ci scorrono al fianco". L’artista e fotografo Matteo Bosi presenta un’anteprima di “Prima del Silenzio” (Galleria Comunale d’Arte, Palazzo del Ridotto, 21 novembre 2 dicembre) con la personale “Fanti di Memoria” alla Biblioteca Malatestiana di Cesena dal 3 ottobre al primo novembre. Questa l'introduzione al catalogo Gian Ruggero Manzoni: “L’opera di Matteo Bosi, da sempre, è in cerca di quelle costruzioni, di quei ponti e di quei legami fra le stesse, più o meno misterici, o immaginifici, in cui ci troviamo a immergerci o da cui emergiamo. Inoltre, la stessa contestualizzazione dei personaggi da lui rappresentati, diviene un caleidoscopio di tutto ciò che è stato, che è e che sarà nostro bagaglio intellettuale ed esperienziale, trovando, nell’abbattimento delle porte temporali, un unicum spaziale di forte impatto emotivo, sensuale, passionale, seducente (… in cui la stasi diventa componente prima al fine di descrivere uno stato). Forse che quel “silenzio”, presente nel titolo di questo ciclo di lavori, sia la volontà di raggiungere un luogo e un tempo infine di pace, una sorta di azzeramento, di dimensione unicamente estatica, quasi mistica, nella quale poter placare la rincorsa di un assoluto indistinto dal quale il suo agire trova origine?” Conoscendo Bosi credo di sì, come poi testimoniano certe dissolvenze o certe osmosi con la Natura che affiorano, qua e là, dalle sue elaborazioni sceniche (oserei teatrali), dove la conoscenza si fonde con l’estasi, la costruzione con la nebulosità, il vero col verosimile, la materia con l’ostentato onirismo. […]”