Marco Paolini racconta il presente sul palco del Petrella con "Antenati"
“Un piccolo Album per narrare il presente, in prima persona". Marco Paolini riparte dalle storie. Micro storie che nascono dall'incontro-confronto con i propri avi. Mercoledì 8 dicembre (ore 21) l'attore, regista e drammaturgo, porta in scena al Teatro Petrella di Longiano il suo nuovo lavoro "Antenati", spettacolo di narrazione che esplora l’evoluzione della nostra specie e trasforma in storie il racconto della disastrosa traiettoria dell’umanità verso un danno irreversibile al pianeta, al clima e a se stessi. Un affondare le mani nelle proprie origini, per trovare un argine anche alle insidie degli algoritmi.
Seconda tappa del progetto speciale della stagione del Petrella "Vanagloria", "Antenati" "è il racconto di un incontro fuori dal comune con i miei avi – racconta l'attore e regista - un sogno organizzato e fantastico dentro il nostro genoma che contiene le tracce dell’evoluzione della nostra specie". Tornato ad affrontare il palcoscenico, dopo i duri mesi di lockdown, con il suo teatro di narrazione, Marco Paolini dialoga, ascolta, raccoglie storie. E ne racconta. Per dare senso al suo mestiere in questo tempo. "Antenati – spiega ancora - è’ la storia più lunga dell’Album alla quale sera per sera se ne aggiungono altre, di volta in volta diverse. La prova del Totem, Piromane, Co2, Atomi, Panico, Effeto Serra sono alcune delle storie che ho già scritto, altre le sto ancora scrivendo". "Siamo parenti alla lontana con i batteri, ma cerchiamo di tenere le distanze - continua - Siamo ossessionati dall’igiene e dalla tecnologia. Vogliamo case e cose pulite, funzionali, utili e sexy. Di dove finisce l’inutile, l’obsoleto e lo sporco non riusciamo proprio a preoccuparci seriamente. Occhio non vede… Siamo esseri, una molteplicità di esseri, ma amiamo le cose e a poco a poco ci stiamo imparentando con esse".
Informazioni
Ingresso: 16 euro, ridotto under 30 13 euro (biglietti su vivaticket.it). www.teatropetrella.it