"Le ali della libellula": presentazione del Progetto Cristallino
Sabato alle ore 18, nella Sala dell’Arengo del Castello Malatestiano di Longiano, sede della Fondazione Tito Balestra Onlus, proseguiranno gli incontri con gli autori de Le ali della libellula, rassegna a cura di Flaminio e Massimo Balestra.
Per l’occasione verrà presentato il progetto CRISTALLINO Luoghi per le Arti Visive, attraverso un confronto con gli ideatori del Festival. Saranno con noi Roberta Bertozzi (critica e direttrice artistica del Festival e della galleria Corte Zavattini 31), Francesco Bocchini (artista), Claudio Ballestracci (artista), Roberta Baldaro (fotografa e docente all'Accademia di Belle Arti di Roma) e Daniele Torcellini (critico e docente all'Accademia di Belle Arti di Ravenna), che ci racconteranno come negli anni questo progetto sia diventato un punto di riferimento per la ricerca sulle esperienze artistiche del contemporaneo, connotandosi come un percorso transgeografico scritto da tante voci, identità, immagini diverse, con l'intenzione di connettere tradizione e utopia, artista e pubblico, singolo e collettività.
Dagli interventi tenutesi presso musei, spazi pubblici e gallerie, con progetti espositivi articolati oppure estemporanei, fino all'ideazione di Cristallino In-Studio, un itinerario che si snoda attraverso gli atelier degli artisti del territorio, il Festival ha sempre cercato di proporre un contatto diretto con il mondo dell’arte attraverso la concreta presenza, l’opera e il pensiero dei suoi principali attori.
La scelta di realizzare degli eventi negli studi degli artisti, ossia nei luoghi in cui cresce e giunge a definirsi l’atto creativo, ha permesso al pubblico di porsi in una stretta relazione con le opere d’arte, riconoscendo tutti quei particolari che non si manifestano apertamente ma che restano celati al loro interno: la ricerca, la disciplina quotidiana, i “silenzi” dell’atto creativo, quando l’immagine ha difficoltà a precisarsi agli occhi di chi ne è l’artefice, e insieme le sue definizioni – e ancora, gli strumenti, il rapporto con la materia, le collezioni e l’immaginario di cui si circonda ciascun artista.
Dal 2016 al 2017 hanno aperto le loro porte gli atelier degli artisti Francesco Bocchini, Andrea Salvatori, Giorgia Severi, Verter ed Erich Turroni, Leonardo Blanco, Graziano Spinosi, Federico Guerri e Davide Medri, secondo una formula che coniugava arti visive e arti performative, avvalendosi di specifici contributi teorici che hanno trovato sintesi sulle pagine della rivista EDEL.
Nell’ultima stagione il Festival ha inaugurato una nuova prospettiva, diventando un osservatorio stabile sulle arti visive, con sede negli spazi della galleria CORTE ZAVATTINI 31 (Cesena, FC). Questa sperimentazione, intrapresa nel settembre del 2017 con la personale “Solo Show” di Felix Schramm, e con tutte le iniziative ad essa correlate, proseguirà nel 2018 con una serie di eventi che avranno per comun denominatore una indagine tesa a rinvenire i simboli politici del presente.
Al termine dell’incontro seguirà un momento conviviale (Nunc est bibendum) con i vini offerti dalla Fondazione Tito Balestra.
Immagine di copertina del nuovo ciclo di incontri è la Xilografia di una libellula realizzata appositamente da Umberto Giovannini che oltre a sigillare l’intera edizione autunnale del 2017 andrà ad arricchire una collezione di opere dedicate al tema della libellula in cui sono già presenti opere di Claudio Ballestracci, Ugo Bertotti, Gian Ruggero Manzoni, Claudio Palmieri, Giovanni Tamburelli e Mario Nanni.
Il prossimo appuntamento delle Ali della libellula sarà sabato 16 dicembre con Pasquale Fameli e Gian Paolo Roffi che converseranno al margine dei libro Gian Paolo Roffi. La quadratura del cerchio e del libro d’artista Recovered Words.