La fiaba di Rosaspina alla Seranata delle Zanzare
Una Serenata delle zanzare che porta, in chiusura di rassegna, nel mondo della fiaba e del sogno: con il gruppo “La porta azzurra” mercoledì 18 luglio, alle 21.00, il giardino di Casa Moretti a Cesenatico diventa scenario fantastico con uno speciale reading/spettacolo reduce dal Festival della Fiaba di Modena. "Il tempo del sogno. Rosaspina in giardino", presenta i testi, liberamente tratti dalla celebre fiaba dei fratelli Grimm, di cui Alessandra Gabriela Baldoni e Giancarlo Sissa saranno gli interpreti insieme a Martina Campi e Luna Marie, accompagnati dalla musica di Mario Sboarina.
"C’era una volta un re e una regina, che ogni giorno dicevano: “Ah, se avessimo un bambino!” Ma il bambino non veniva mai...". Così inizia un testo che ha attraversato i secoli e le culture più diverse per giungere fino a noi, ma che la contemporaneità spesso travisa, forse perché così condizionata dalla fretta e dall’apparenza da non riuscire più a comprendere l’importanza del tempo lungo della non azione e del raccoglimento in se stessi. Che cosa accade nei cento anni di sonno e sogno di Rosaspina?.... Gli autori sono partiti dalle più antiche origini della fiaba e sono arrivati ad esplorare i capisaldi filosofici e psicanalitici del Novecento, per raccontare un cammino che conduce al risveglio.
Rosaspina rivive in sogno la sua festa a corte. Fra i resti del banchetto si fa largo Carabosse, la tredicesima fata, e lancia la sua maledizione. Da quel momento gli spettatori diventano personaggi della fiaba. Le carte sono in tavola e i legami di sangue non possono più restare nascosti.
Al banchetto di Rosaspina il pubblico è invitato a prendere posto intorno a un tavolo imbandito e ornato di candele. La fanciulla della fiaba tradizionale, qui ripresa dalla celebre versione dei fratelli Grimm, rivolge verso i convitati gli occhi chiusi, abbandonata su una sedia nei suoi abiti sontuosi. Dietro di lei un intreccio di musica e versi anticipa l’atmosfera malinconica del castello immerso nella quiete. La poesia chiede silenzio e una lunghissima attesa. Il narratore-anima racconta la storia che tutti conosciamo, mentre le carte dei tarocchi mostrate ai presenti ne scandiscono i vari momenti investendoli di un carattere mistico-divinatorio. Tutto si compie così come sappiamo, ma nel momento in cui la principessa sprofonda nel sonno la fiaba trova un nuovo corso.