La centralità dell'Abbazia del Monte: connubio culturale, storico e artistico tra Cesena e Cesenatico
Connubio culturale, storico e artistico tra Cesena e Cesenatico grazie all'Associazione Amici del Monte di Cesena ed allo storico del territorio Claudio Riva. Sabato alle 16 al Museo della Marineria a Cesenatico ci sarà la presentazione del libro dello studioso Claudio Riva dal titolo “Bonifiche Benedettine alla Bagnarola. L'opera dei monaci di Santa Maria del Monte fra Cesena e Cesenatico”, edito dalla Società di Studi Romagnoli, alla presenza dell'europarlamentare Damiano Zoffoli, del sindaco Matteo Gozzoli e dell'assessore del comune di Cesena Christian Castorri. A seguire alle 17.30 alla Galleria Comunale “Leonardo da Vinci” si terrà l'esposizione pittorica “L'Abbazia del Monte e il suo paesaggio: realtà e sentimento” a cura del critico d'arte Orlando Piraccini.
Alla collettiva partecipano i maggiori artisti romagnoli come Adelmo Calderoni, Adriano Maraldi, Anna Maria Nanni, Arnaldo Gallinucci, Barbara Antonelli, Claudio Irmi, Giovanna Barcia, Giovanna Benzi, Leonardo Rossi, Loris Branzaglia, Loris Pasini, Luciano Cantoni, Luciano Navacchia, Luciano Paganelli, Piero Pineroli, Oria Strobino, Ugo Pasini, Tomaso Magalotti. "Le terre di Bagnarola, oggi nel comune rivierasco - dice Claudio Riva - furono donate in epoca medievale, tra il 1420 e il 1455, ai monaci benedettini dell'Abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena da Carlo, Andrea e Novello Malatesta ad esse si possono aggiungere altre terre acquistate successivamente tanto da raggiungere le mille tornature con undici poderi. Queste furono completamente bonificate dai religiosi e dove c'erano estese paludi si svilupparono campi atti all'allevamento e alle coltivazioni".
"Una boccata di ossigeno per tante famiglie e centinaia di operai agricoli in luoghi dove la povertà sarà endemica fino all'ottocento. Nel volgere degli anni le terre da destinare al pascolo si ridussero a un quarto del totale migliorando la produzione cerealicola e, nello stesso tempo, la qualità del bestiame - continua -. Purtroppo il grande sviluppo, che vide anche la costruzione di un mulino ad acqua sul torrente Pisciatello dove i contadini potevano portare la loro parte di grano senza pagare la tassa sul macinato, fu bloccato dalla rivoluzione francese, però i miglioramenti hanno esteso i loro benefici fino alle epoche attuali".
"La mostra che andiamo a presentare - continua il critico d'arte Orlando Piraccini - segue una analoga fatta al Castelletto a Cesena questa estate con lo scopo di dimostrare la centralità dell'Abbazia del Monte per gli artisti di oggi come per quelli dell'inizio dello scorso secolo. Agli allora diciassette si aggiunge la cesenaticese Anna Maria Nanni. L'intera esposizione consta di trenta opere e può essere considerata una delle più importanti del settore paesaggistico" La collettiva, a ingresso gratuito, sarà visibile fino al 13 gennaio con questi orari: dal 22 dicembre al 1° gennaio tutti i giorni 10-12/15-19, dal 2 al 4 gennaio solo pomeriggio 15-19, il 5 e 6 e il 12 e13 in orario 10-12/15-19.