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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Tra folk inglese e californiano, ma è tutta romagnola l'energia dei Lomii

Un progetto nato quasi per scherzo e che ora approda in teatro: Emily Capanni racconta l'evoluzione del duo Lomii, dai buskers festival al primo album

Sale sul palco del Teatro Petrella di Longiano un duo tutto romagnolo che ha grinta e vuole fare strada: sono i Lomii, ovvero Lorenzo Brighi ed Emily Capanni, che sabato 30 novembre portano nel teatro storico longianese il loro pop folk brevettato. Una serata di musica dove i Lomii condividono il palco con gli emiliani Elememphis e che, per l'occasione, trasforma il Petrella in un raffinato club. E questo per i Lomii sarà una specie di test, un grande concerto per saggiare l'inizio di un nuovo percorso musicale.

Un duo cresciuto a metà strada fra Mercato Saraceno e Savignano, influenzato dal folk inglese e da quello californiano, ma senza dimenticare le proprie origini. Un gruppo che approda al Teatro Petrella grazie al bando regionale “Trasporti Eccezionali – percorsi musicali in residenza lungo la Via Emilia”. Chi sono i Lomii ce lo spiega la cantante Emily Capanni che, insieme al cantante e chitarrista Lorenzo Brighi, ha dato vita nel 2016 a questo duo vivace ed estroverso.

Emily, come nasce il progetto Lomii?

Io e Lorenzo abbiamo iniziato il nostro percorso andando a lezione di canto dalla stessa insegnante. Ci siamo conosciuti e quindi è nata, quasi per scherzo, l'idea di suonare insieme. Così lo scherzo è diventato realtà. I nostri primi live sono stati da artisti di strada, partecipando ad alcuni festival buskers, poi abbiamo cominciato a scrivere i nostri pezzi. Tempo dopo abbiamo inciso il nostro primo Lp (Propaganda&Sole). Veniamo da esperienze opposte, Lorenzo dal pop-punk e io dall'hip-hop, eppure siamo rusciti a unire queste due strade in un progetto comune.

Ma da dove viene il vostro nome, Lomii?

Quando abbiamo iniziato a suonare, volevamo mettere insieme tutte le nostre passioni in un nome che ci rispecchiasse. Dopo un brainstorming con gli amici è venuto fuori questo nome, Lomii, e ci ha subito conquistati. Un nome pulito, che rende l'idea di luminosità che stavamo cercando.

Suonare in un teatro è per molti un'esperienza suggestiva. Siete emozionati di salire sul palco del Petrella a Longiano?

Sicuramente. Non abbiamo mai suonato in un grande palco in duo. Diciamo che questo sarà il primo vero concerto dei Lomii.

Voi arrivate al Petrella in seguito alla call regionale di “Trasporti Eccezionali”. Vi aspettavate di essere scelti?

In realtà no. Ci siamo iscritti senza pretese, giusto per provarci. Invece un giorno è arrivata la mail che ci ha dato la conferma: ci avevano selezionati. Il progetto ci ha aiutato tantissimo. Tutte le ore di tutoring ci sono servite a sviluppare anche un'esperienza di scrittura in italiano, visto che finora i nostri pezzi erano solo in lingua inglese. Infatti, nel nostro futuro ci saranno anche pezzi in italiano. Io ringrazio veramente tanto chi ci ha seguito in questo percorso, perché questo progetto dal nulla ci ha portato in un mondo nuovo.

Come esce il vostro duo da questa esperienza?

Il nostro progetto è cambiato dal punto di vista tecnico, ma la linea dei Lomii è rimasta inalterata. Diciamo che si è resa quasi più chiara. La lingua inglese rimarrà il nostro punto focale, per ora, pur aprendoci con alcune canzoni al mondo della musica italiana. Stiamo anche pensando di espandere il progetto ad altri strumenti, altre chitarre, archi e percussioni. Vedremo... “Trasporti Eccezionali” ci ha consilidati. 

Per il futuro cosa avete in mente?

A noi piacerebbe vivere di musica. Ci piacerebbe organizzare un minitour in Italia, ma prima dobbiamo cercare di creare dei contatti per suonare sia in strada che nei locali. Ora stiamo scrivendo canzoni per un nuovo disco. Siamo partiti da un gioco, due anni fa, e ora ci troviamo con un grande progetto tra le mani.

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