In mostra le "Macchine" di Jacopo Rinaldini, che racconta anche il suo libro

Lo spazio privato “L’Officina dell’Arte” a Cesena aprirà i suoi battenti alle “Macchinine” di Jacopo Rinaldini. Sabato 19 marzo, alle 10:30, verrà presentato il libro dell’autore cesenate.
Introdurrà e dialogherà con l’autore Pier Guido Raggini, mentre le letture dei versi verranno affidate alla voce dell’attore teatrale Giuseppe Viroli.

Una dimensione peculiare in cui verrà inaugurata anche la prima esposizione, aperta al pubblico sino al 27 marzo, di illustrazioni e disegni di Jacopo Rinaldini: automobili mute, silenti, in bilico tra elementi materici e coloratissimi. I fari, privi di luce, illumineranno i volti degli ospiti dell’Officina.  Carrozzerie segnate dai solchi profondi dei pittori Naïf Jugoslavi: Zuzana Chalupová, Franjo Mraz Franjo Filipovic e degli artisti della nostrana “Scuola di Piazza del Popolo”: Franco Angeli, Mario Schifano, Renato Mambor e, in modo particolare, Tano Festa.  E’ a questo artista, appunto, che Jacopo si sente maggiormente vicino.  Sogni, chimere e rimpianti: immagini e versi incandescenti sorretti da quattro piccole ruote in miniatura che rotolano, velocissime, tra tematiche di carattere civile e autobiografico.  Su tutte, la tematica della forza dell’unicità, legata da un filo rosso alla grandezza salvifica della capacità trasformatrice, che irradia di luce il buio più cupo e disperante. 

Oltretutto, Case Frini, Quartiere in cui trova spazio “L’Officina dell’Arte”, è un luogo a cui il trentenne cesenate è fortemente legato. E' casa sua, spiega: "La pista ciclabile rossa, il desco della casa verde di via Livatino, il cielo rosso dei tramonti estivi,  il profumo dell’asfalto bagnato dalla pioggia, il sottopasso sbiadito di via del Mare: Case Frini, il punto di partenza delle mie esplorazioni".