"Il suono del coraggio", al teatro Moderno un evento in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Con "Il suono del coraggio" l’associazione culturale Baretto 39 vuole contribuire a scalfire il muro dell’omertà e del silenzio, primi complici della violenza, del sopruso, della sopraffazione, in tutti i tempi e in tutti i campi. Un contributo musicale ed artistico che lasci anche un segno tangibile per la città di Savignano e per i suoi cittadini e che coinvolge gli studenti, le associazioni e coloro che a vario titolo collaborano all’evento in programma al cinema teatro Moderno venerdì 17 marzo.
Il cuore dell’evento sarà il concerto-tributo della band "Le Ombre" ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Saranno presenti, per dare la loro personale testimonianza, Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, fondatore del movimento Agende Rosse, e Gaetano Saffioti, imprenditore calabrese attualmente sotto scorta per aver denunciato il "pizzo". Per l’occasione sarà inoltre trasmessa un'intervista del magistrato Nino Di Matteo, il giudice più blindato d'Italia, rappresentante l’accusa nel processo sulla trattativa stato-mafia. L’intervista è stata registrata dai ragazzi del Baretto 39 alcune settimane fa presso la Procura della Repubblica di Palermo dove Di Matteo li ha ricevuti personalmente.
In segno tangibile dell’evento e come simbolo di denuncia collettiva contro l’omertà, prima complice dei delitti di mafia e della violenza in generale, l’artista e ceramista Silvia Granata ha ideato un’opera dal titolo "La mafia uccide, il silenzio pure" (dalla citazione di Peppino Impastato). L’idea che sottende l’opera è quella di coinvolgere la cittadinanza chiedendo alle persone di lasciare un segno di partecipazione apponendo semplicemente la propria firma. I nomi saranno incisi su piastrelle fatte a mano in terracotta che verranno successivamente cotte e installate a mosaico su una parete di un edificio cittadino. Nel lavoro figureranno anche alcuni nidi, simbolo di nascita e di vita. I nidi sono progettati per essere realmente utilizzati dalle cince che nidificano nella zona. "I nomi e i nidi – spiega l’artista - si contrappongono rispettivamente al silenzio dell’omertà e alla morte".
I primi ad aver firmato le piastrelle, sabato 11 febbraio, sono stati gli studenti dell’Istituto di Istruzione "Marie Curie" che ha accolto, nella persona del dirigente prof. Mauro Tosi, la proposta dell’associazione di collaborare al progetto. Le giornate di apposizione delle firme, cui tutti gli interessati sono invitati a partecipare, si svolgeranno secondo un calendario che verrà aggiornato e reso noto tramite la pagina Facebook Baretto 39.