Giorno della Memoria a Bagno di Romagna: iniziative nelle scuole e proiezione del film “Una volta nella vita”
La comunità di Bagno di Bagno di Romagna si appresta a celebrare il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto.Il Giorno della memoria rappresenta per l’amministrazione comunale un momento importante per promuovere eventi culturali per i giovani studenti e l’intera cittadinanza.
Venerdì 27 gennaio in mattinata il sindaco Marco Baccini e l’assessore alla cultura Enrica Lazzari porteranno i saluti istituzionali al Liceo A. Righi, dove i ragazzi assisteranno ad un documentario dedicato ai rastrellamenti degli ebrei a Roma nell’ottobre ’43 e svolgeranno alcune letture di brani di Einstein, Primo Levi, Joachim Bouflet, Etty Hillesum e G. Debenedetti. Le scuole medie assisteranno alla proiezione di film dedicati alla Shoah, in parte rimanendo in aula e in parte ospitati a Teatro Garibaldi.
Sabato 28 gennaio alle 20:30 è in programma una proiezione gratuita aperta alla cittadinanza del film “Una volta nella vita” diretto da Marie-Castille Mention-Schaar. Parigi, 2008. In un liceo di periferia una prof. di storia propone ai suoi studenti di partecipare a un concorso sul tema “Bambini e adolescenti nel sistema dei campi di concentramento nazisti”. Benché inizialmente poco entusiasti, a poco a poco gli studenti s’interessano all'argomento, imparano a lavorare insieme e a rispettarsi nelle reciproche differenze.
“Ripercorrere quel dolore, nel Giorno della Memoria - affermano il sindaco Marco Baccini e l’assessore Enrica Lazzari - significa rendere onore anche da parte della nostra comunità alle vittime della Shoah, ma soprattutto ricordare e affermare con convinzione che ciò che è stato non si può tacere, non si può ignorare e tantomeno dimenticare.”
“La testimonianza deve diventare un’azione concreta, giorno dopo giorno in difesa delle vittime dell’intolleranza attraverso la tutela di ogni forma di discriminazione e di violenza, soprattutto in uno scenario attuale che riguarda fenomeni di migrazione sempre più complesse, profughi e i rifugiati, fughe di massa e migliaia di morti in mare e terra che sono il danno collaterale di una serie di guerre. È proprio partendo dall’educazione dei nostri giovani a non essere indifferenti, che si può coltivare una solidarietà verso chi richiede aiuto o semplicemente verso chi appare diverso da noi, la celebrazione di questa ricorrenza comporta un impegno concreto per prendere consapevolezza di ciò che è accaduto, affinché il ricordo non possa essere cancellato.”
Il programma 2023 è reso possibile grazie al sostegno e alla collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza di Forlì-Cesena e di Anpi Alto Savio, oltre alla preziosa disponibilità dei professori e studenti degli istituti scolastici.