Il "disastro europeo", al cinema San Biagio ne parla il Movimento Federalista Europeo
"Cesena per l’Europa: verso il 25 marzo 2017 - 60° Anniversario dei Trattati di Roma": è questo il titolo dell’incontro organizzato dalla Sezione “Ursula Hirschman” del Movimento Federalista Europeo e che si svolgerà sabato 11 febbraio presso il cinema San Biagio di Cesena a partire dalle ore 9.30.
L’incontro, coordinato dal Presidente della sezione MFE cesenate Alessandro Pilotti e dalla segretaria Maria Laura Moretti, prevede la visione, per la prima volta a Cesena, del film- documentario "The Great European Disaster Movie", diretto da Annalisa Piras, ex corrispondente dell'Espresso e da Bill Emmott, ex direttore dell'Economist; in seguito si svolgerà un dibattito che vedrà come protagonisti molte personalità del mondo politico, europeo, nazionale e locale, così come della società civile e imprenditoriale cesenate e che chiuderà il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi. Saranno presenti le Senatrici Laura Bianconi e Mara Valdinosi, l’On. Enzo Lattuca, l’Eurodeputato On. Damiano Zoffoli, la Consigliera Regionale Lia Montalti, il Sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, così come i Sindaci dell’Unione Valle Savio e del Rubicone, Consiglieri comunali e il Vice Segretario nazionale del MFE, Michele Ballerin.
Le difficoltà con cui in Europa si stanno affrontando la lunga crisi economica e finanziaria, l’emergenza rifugiati e il problema della sicurezza interna ed esterna, stanno erodendo il consenso dei cittadini nei confronti dell’Unione europea. La stessa sopravvivenza del progetto europeo è messa a repentaglio, insieme al progetto di pace e di integrazione che essa incarna. Attorno a questi temi si sviluppa il film che, incrociando i linguaggi del documentario con quelli della fiction, racconta un futuro prossimo, dove l'ideale dei padri fondatori della Ue è ormai solo un ricordo; un progetto miseramente fallito sotto la spinta dei movimenti indipendentisti e della rinascita dei nazionalismi.
Il MFE cesenate invita la comunità a partecipare per riflettere su come contribuire al rilancio di quegli ideali che diedero origine al sogno europeo e garantirono quasi settant’anni di pace, una Pace che ci ha avvolto per generazioni in un rassicurante senso di “inevitabilità”: lo è davvero inevitabile, o dobbiamo prendercene consapevolmente cura, tutti insieme, dando voce, coraggio e forza alla ?maggioranza silenziosa filoeuropea che non merita di sentirsi sommersa dal fragore euroscettico?