Dante in musica alla Biblioteca Malatestiana, con letture della "Vita Nova"e musiche del Conservatorio "Maderna"
Un’occasione speciale che consentirà agli ospiti di visitare in una chiave del tutto originale la mostra “Per Dante Alighieri: testi, commenti, imitazioni e difese”, allestita nella Sala Piana della Biblioteca Malatestiana a partire dal 5 giugno scorso. Il percorso espositivo, realizzato nel contesto più ampio della mostra diffusa promossa dalla Regione Emilia-Romagna “Dante e la Divina Commedia in Emilia Romagna”, mercoledì 14 luglio, a partire dalle 21, sarà arricchito dalle letture di alcuni brani tratti dalla “Vita Nova” a cura della Compagnia permanente di ERT Fondazione, intervallate dalle musiche di Wolfgang AMadeus Mozart e Nino Rota suonate al flauto traverso da Tayna Tacyane Aparecida, Aline Viana Ribeiro, Juliane Maria Aparecida Alves Machado, del conservatorio B. Maderna.
Il costo del biglietto è di 5 euro, per l’intero, e dui 4 euro, per il ridotto. La prenotazione è obbligatoria a prenotazioni@comune.cesena.fc.it o 0547610892 oppure tramite l'app Io.
L’esposizione, inaugurata sabato 5 giugno dal Sindaco Enzo Lattuca, dall’Assessore alla Cultura Carlo Verona, dalla Dirigente del Settore Biblioteca Malatestiana e Cultura Elisabetta Bovero e dalla Direttrice Scientifica della Biblioteca Malatestiana Giliola Barbero, è suddivisa in 4 sezioni intitolate Testi, Commenti, Imitazioni e Difese. Nella sezione Testi sono esposti volumi a stampa antichi (incunaboli e cinquecentine) che testimoniano la fortuna editoriale.
Nella sezione Commenti sono esposti i codici malatestiani che pur non tramandando testi danteschi, possono comunque aiutare a comprendere come la Commedia sia stata trascritta in combinazione con commenti e illustrazioni. I codici Malatestiani sono quindi accostati a riproduzioni di manoscritti danteschi conservati in altre biblioteche.Nelle sezioni Imitazioni e Difese sono esposti gli incunaboli con il testo di Benedetto da Cesena e le cinquecentine con la Difesa della Comedia Jacopo Mazzoni, due cesenati che hanno rispettivamente imitato e difeso l’opera di Dante.