"Ricarica delle parole" chiude la rassegna di Teatro Valdoca
A chiudere Innesti 2015, rassegna di poesia, filosofia e teatro di Teatro Valdoca, in attesa della seconda parte autunnale, sarà l’appuntamento dedicato alla Ricarica delle parole. Un incontro, quello di domenica a partire dalle 18, diviso in due movimenti: la lettura del Canto per linguesconfinate di e con la poeta Antonella Bukovaz, e una serie di brevi racconti proposti dal pubblico, invitato a scegliere e indagare una parola partendo dall’etimologia. A introdurli sarà, in voce, la grecista Alessandra Lukinovich. L’etimologia, spiega Treccani, è la «scienza che studia la storia delle parole, indagandone l’origine e l’evoluzione fonetica, morfologica, semantica». Ma anche una biografia della parola che ne riporta le stratificazioni di suono e senso nel tempo, da Platone in poi concepita come ricerca del “vero” significato.
«In questo appuntamento, che vorremmo fosse il primo di molti, tutti sono invitati a portare una parola, una parola amata, e a raccontarne la radice, forse la storia, forse qualche aggancio straordinario con la propria vita» scrive Mariangela Gualtieri. «È questo il nostro tentativo di “ricaricare le parole”, parole preziose che tuttavia sono logore, e di ritrovare nella loro radice, nell’etimo, il riverbero della potenza arcaica dalla quale provengono, l’urgenza sconvolgente di dire e di comprendere che ci ha reso animali parlanti, cresciuti col nutrimento della parola». Questa testimonianza di radici delle parole avrà come paesaggio le parole di radice di Antonella Bukovaz, la cui poesia, nutrita dallo sloveno, è come «immersa nel mondo morbido e torbido della lingua madre, della lingua terra, della terra madre».