Viaggio tra le lapidi, gli stemmi e i bassorilievi custoditi nella Malatestiana
Accende un faro su “Il corridoio lapidario e il S.Giorgio che uccide il drago” la terza conferenza della serie Viaggio tra i tesori della nostra Biblioteca organizzata dall’Associazione Amici della Biblioteca Malatestiana. L’appuntamento è fissato per domenica alle ore 10,30, nell’ Aula Magna della biblioteca. Ad Adriana Faedi è stato affidato il compito di illustrare la storia delle lapidi e degli stemmi in pietra sistemati lungo il corridoio al primo piano della biblioteca e sulla storia e le caratteristiche del grande bassorilievo in pietra commissionato tra 1408 e 1412 da Andrea Malatesti, zio di Novello, a Jacopo dalla Quercia.
La lastra era collocata sulla torre meridionale del castello di S.Giorgio fino alla sua distruzione nel 1820. Ospite nel Palazzo Comunale fino al 1962 è stato poi trasportato nella Malatestiana. “Per secoli - afferma Faedi, che ha studiato con affettuosa passione il Museo Lapidario della Malatestiana - in luoghi aperti o chiusi, in ambienti ecclesiastici o civili, il ricordo di avvenimenti e personaggi illustri è stato scolpito sulla pietra: di solito esposta solennemente, in ubicazioni di privilegio, incisa con maestria. Gli eruditi cesenati cominciarono a documentare l’interesse per le epigrafi e in genera i materiali lapidari antichi a partire dal XVI secolo. Esistevano a Cesena varie raccolte, presso le case di famiglie nobili, in conventi o nel Palazzo Comunale o in Cattedrale”.
Da questi luoghi, spesso nascosti, le epigrafi hanno vissuto varie migrazioni che compongono di per sé una storia interessante, così come è stimolante la storia e il significato di ciascuno dei reperti che, finalmente raccolti nel corridoio della Malatestiana che conduce verso l’Aula del Nuti, compongono il Museo Lapidario. Una parte a sé merita il grande bassorilievo, detto anche “Trofeo della Torre di San Giorgio” - le lapidi sono tutto ciò che rimane di una struttura difensiva distrutta dal tempo e dall’azione degli uomini - in cui un guerresco S.Giorgio sovrasta e trafigge il malefico drago. La simbologia è chiara, anche perché sotto al trofeo restarono collocate per anni le catene di Porta Vercellina, a Milano, dove la potente famiglia dei Malatesti condusse in porto una vittoriosa impresa. Lapidi e bassorilievo, dopo un’introduzione supportata da immagini, che verrà condotta dalla dottoressa Faedi, saranno come sempre meta di visita, per una visione diretta dei reperti. L’iniziativa è aperta sia ai soci dell’Associazione Amici che a tutta la città.