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Cultura Borghi

Borghi e Sogliano insieme per celebrare il passaggio di Garibaldi nelle terre del Rubicone

I due Comuni si sono incontrati in una sinergia che ha visto il coinvolgimento del Museo Renzi di Borghi e di quello della Linea Christa di Sogliano, e sabato celebreranno il passaggio garibaldino nel Rubicone con una cerimonia ricca di appuntamenti culturali

Il 17 marzo 1861 fu promulgata la legge con la quale, pochi giorni dopo, venne proclamata la nascita del Regno d'Italia. A ridosso dell'anniversario di tale ricorrenza, sabato 19 marzo i Comuni di Borghi e Sogliano si riuniscono grazie ad un progetto atto ad omaggiare il grande sogno di unità di Giuseppe Garibaldi. Si tratta di un lungo lavoro di collaborazione fra l'Ente Morale Museo e Biblioteca Renzi di San Giovanni in Galilea e il Museo della Linea Christa di Sogliano, che hanno reso possibile tracciare un risultato di rilevanza storico-scientifica riguardo il passaggio della Trafila nelle terre del Rubicone il 1 agosto 1849.

Il direttore del Museo Renzi, Andrea Antonioli, spiega: "Dobbiamo moltissimo ad un mio predecessore, don Berardi, che diresse questa istituzione ad inizio Novecento, e compilò un manoscritto contenente le testimonianze di quanti, fra il popolo di persone comuni, aiutarono Garibaldi ed i suoi a muoversi nel territorio del Rubicone avvalendosi della conoscenza dei luoghi. Pare che l'Eroe dei due mondi giunse da San Marino a San Giovanni in Galilea, spostandosi poi a Sogliano, a Roncofreddo e poi a Cesenatico per raggiungere Venezia via mare".

Il programma di eventi previsti per sabato prevede l'inizio della cerimonia alle 10, a Sogliano, dove verrà inaugurato il Parco dedicato ad Anita Garibaldi con la presenza delle autorità civili e militari, delle associazioni combattentistiche e d'arma con labari e medaglieri e delle associazioni garibaldine di Cesenatico e Ravenna in uniforme storica. Il complesso bandistico di Borghi accompagnerà musicalmente il rito dell'alzabandiera, e l'amministrazione comunale scoprirà una lapide marmorea con scolpito il volto di Garibaldi. L'ospite d'onore sarà Annita Garibaldi Jallet, discendente diretta del patriota e presidente dell'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini con sede a Roma.

Dopo la pausa pranzo, alle 15,30 è previsto un convegno presso il Museo e Biblioteca Renzi, dove al saluto delle autorità seguiranno gli interventi dei relatori introdotti dal direttore Andrea Antonioli, dal Cavalier Giampaolo grilli e da Alessandro Ricci, professore dell'Istituto Tecnico Agrario Garibaldi-Da Vinci di Cesena, che ha collaborato al progetto. Nel corso dell'evento verrà anche presentato il volume "Garibaldi nelle Terre del Rubicone. Contributi di un territorio per la Trafila": il libro è una raccolta di contributi di tanti ricercatori che hanno approfondito temi inediti dell'attività garibaldina nel nostro territorio, con uno sguardo particolare - e tante fotografie aeree - agli aspetti paesaggistico-ambientali delle terre del Rubicone.

Daniele Zavalloni, direttore dell'Ecoistituto di Cesena, ha arricchito il lavoro svolto mettendo a punto su cartina un sentiero ipotetico - basato però su probabili passaggi - che l'eroe avrebbe percorso, appunto, da San Marino a Cesenatico, e sottolinea come Garibaldi fu anche agricoltore e come la conoscenza della terra gli sia stata utile nell'affrontare il viaggio. Anche le ricerche svolte dall'Istituto Agrario sono state fondamentali per identificare alberi e piante che potessero essere già presenti all'epoca, e che pertanto costituiscono, oggi, l'unica testimonianza vivente del passaggio di Garibaldi in queste terre. 

Ma ciò che questa ricorrenza vuole omaggiare, oltre al grande generale italiano e al paesaggio che lo accolse, è senza dubbio la gente comune che, animata da un forte senso patriottico risvegliato dal passaggio della Trafila, aiutò Garibaldi in ogni modo, contribuendo, ciascuno nel proprio piccolo, ad alimentare la difesa della libertà che portò, finalmente, alla nascita di un' unica Nazione. E allora al Museo Renzi si incontreranno i discendenti dei protagonisti di quel fatidico 1 agosto 1849, come il sindaco di Sogliano Quintino Sabattini, pronipote di Bonaventura Sabattini, che offrì ad Anita, già sofferente, un cocomero per dissetarsi, e verranno ricordati quei personaggi locali, esclusi dai libri di storia, che invece protessero Garibaldi dagli austriaci grazie all'esperienza dei luoghi. 

"Un progetto dall'alto profilo culturale", convengono i vicesindaci di Borghi e Sogliano, Marina Tosi e Dante Orlandi, "che dimostra come anche nei piccoli centri, grazie alla passione dei volontari e all'interesse delle istituzioni, e possibile creare dei punti di riferimento per tutto il territorio".

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