Commedia dialettale, l'incasso verrà devoluto in beneficenza per gli alluvionati
Spettacolo rinviato dal 2 giugno al 18 giugno ore 21 al Chiostro di San Francesco
La compagnia Teatrale Quinte Mutevoli scuola di recitazione settore dialetto romagnolo “ La compagnia di Bucalùn ” presenta venerdì 2 giugno al Chiostro di S. Francesco a Cesena in via Montalti ore 21 “ Di L'armirta” commedia Dialettale di Don Sergio Cappelletti con la regia di Alvaro Evangelisti, è gradita la prenotazione 3391766360. Ingresso 7 euro devoluto pro alluvionati di Cesena.
In un momento così difficile per molte persone della bella ed amata terra di Romagna, ci siamo chiesti se fosse il caso di presentare il nostro spettacolo teatrale il 2 giugno, al chiostro San Francesco di Cesena. Intorno c’è chi ha perso tutto, che si è ritrovato nel fango, che non ha più niente di quello che, per una vita, si era conquistato con la fatica e i sacrifici del proprio lavoro. E noi Bucalùn cosa facciamo? Proponiamo “ La Commedia”? Non sarà mancanza di rispetto, di solidarietà verso i Cesenati? No. Non lo è, perché proprio in questa circostanza i nostri amici hanno bisogno di qualcosa che faccia sorridere, che porti indietro nel tempo a ricordare la nostra Romagna nella sua genuinità e bellezza. Ci rende orgogliosi poter devolvere l’incasso della serata a favore degli alluvionati della città perché, anche se sarà poco, avremo contribuito ad aiutare chi ora ha bisogno per ricominciare a vivere. Di’ l’armirta…Dio renda merito …a chi verrà a vederci, a chi trascorrerà due ore in spensieratezza, a chi se la farà quella risata. Nonostante tutto. L’obiettivo della nostra compagnia è quello di sostenere con forza il dialetto, che è parte integrante delle nostre radici, della nostra cultura romagnola, alla quale noi siamo grati e cerchiamo di far risorgere nelle giovani generazioni. Il senso di appartenenza c’è, lo abbiamo visto con i nostri occhi in tutti quei ragazzi che hanno aiutato gli alluvionati con forza, determinazione e sì, anche con leggerezza, intonando “Romagna mia” mentre, tutti infangati, spalavano melma. Non chiamateci “Angeli del fango” hanno detto, ma “Chi burdèl de’ paciug”…proprio per tenere alto l’onore e l’orgoglio di essere parte della terra di Romagna. Ecco… i Bucalùn provano lo stesso sentimento di appartenenza e vi aspettano, in tanti, per assistere a qualcosa che ha molto a che fare con tutto ciò. Partirà in autunno un corso di Teatro Laboratorio in dialetto, per Adulti e ragazzi, per tutti quelli che desiderano recitare e che, come noi, ci tengono a mantenere in vita il dialetto, il linguaggio più vero della Romagna. Augurandoci che le nostre iniziative trovino un pubblico che apprezzi, noi andiamo avanti, imperterriti, a credere in ciò che facciamo. Di’ l’armirta a chi si unirà a noi!