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Sei weekend di spettacoli: parte la nuova stagione del Teatro Moderno di Savignano

Protagonisti sul palco sei primattori della cultura e della scena italiana: Corrado Augias, Moni Ovadia, Maria Rosaria Omaggio, Giampaolo Morelli, Simone Cristicchi e Ulderico Pesce.

Il Cinema Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone riparte dal 31 gennaio con una nuova stagione di spettacoli: sei weekend in cui si mescolano teatro e cinema, passione civile e leggerezza, riflessione sulla storia d’Italia e racconto scanzonato dei sentimenti umani. Protagonisti sul palco sei primattori della cultura e della scena italiana: Corrado Augias, Moni Ovadia, Maria Rosaria Omaggio, Giampaolo Morelli, Simone Cristicchi e Ulderico Pesce.

Per tutti loro lo spettacolo di Savignano rappresenta una vera sfida, un confronto appassionato con fatti scolpiti nella memoria collettiva o con voci fondamentali e scomode del nostro patrimonio culturale. La sfida è altrettanto ambiziosa per la città di Savignano sul Rubicone, che sta ottenendo risultati importanti nel settore della cultura e che grazie alle mostre e ai preziosi archivi del SI Fest è diventata un punto di riferimento europeo per la fotografia e l’immagine.

Il nuovo progetto artistico-teatrale del Cinema Teatro Moderno ha scelto di valorizzare l’impegno della città a promuovere la cultura della fotografia e della comunicazione visiva, e ha affidato la cura dell’immagine della stagione 2015 al Circolo Fotografico Cultura e Immagine, diretto da Mario Beltrambini, e a Fluo Officina Creativa, già firma del progetto grafico SI Fest 2014. “ Non è attraverso la Pittura che la Fotografia perviene all’arte, bensì attraverso il Teatro”.  Così scrive Roland Barthes, che dal mirino della sua Camera chiara sembra inquadrare perfettamente il nuovo progetto artistico e la fotografia scelta come manifesto della stagione. I savignanesi, messi in posa sulle poltrone del Cinema Teatro Moderno, sono i veri protagonisti della fotografia, autoritratto di una comunità che vive il teatro come uno spazio aperto, perfettamente integrato al resto della città: come un luogo di incontro, così come lo sono i mercati, le piazze, le chiese.

IL PROGRAMMA - Si comincia sabato 31 gennaio con uno dei più grandi letterati di sempre, portato a teatro in una veste insolita da Corrado Augias. Con lo spettacolo 'O patria mia… Leopardi e l’Italia', lo scrittore e conduttore di Rai 3 propone un ritratto sorprendente di Giacomo Leopardi e del suo rapporto con l’Italia, con la vita, con gli amori. L’immenso poeta che tutti conosciamo si rivela così anche un grande pensatore, un intellettuale animato da un amor di patria profondo e troppo spesso deluso.

Da un grande italiano a un altro grande italiano, Pier Paolo Pasolini, protagonista di un doppio omaggio sabato 28 e domenica 1 marzo. Nella serata di sabato Moni Ovadia legge e commenta, con accompagnamento musicale, gli 'Scritti corsari' comparsi sui principali quotidiani tra il 1973 e il 1975. La lucida analisi di Pasolini torna così all’attenzione in tutta la sua attualità, grazie alla vivace ironia di un attore di talento. L’omaggio continua domenica pomeriggio con la proiezione di Teorema (1968), film di Pasolini che divise in due il Paese, tra premi alla Mostra di Venezia, denunce per oscenità e dibattiti infuocati tra entusiasti e detrattori anche all’interno del mondo cattolico.
È un altro grande “battitore libero” il protagonista della terza serata, sabato 21 marzo.

Nella Giornata mondiale della poesia, Maria Rosaria Omaggio presenta 'Omaggio a Oriana, viaggio tra le parole e le passioni di Oriana Fallaci'. L’attrice, che ha impersonato la scrittrice fiorentina nel film del premio Oscar Andrzej Wajda Walesa. L’uomo della speranza, ora le dà voce anche a teatro partendo dai suoi tanti scritti e dai versi dei poeti a lei più vicini. Allo spettacolo seguirà la proiezione del film di Wajda: un’occasione per scoprire le infinite sfumature e contraddizioni di una donna aggressiva e fragile, capace di sfidare le autorità di tutto il mondo ma anche di soffrire per amore o per la mancata maternità.

Sabato 18 aprile Giampaolo Morelli, il mitico ispettore Coliandro della tv, sposta il fuoco dell’attenzione dalla passione civile alle passioni più private e lo fa con la trasposizione scenica del suo esordio letterario, Un bravo ragazzo: la scalcagnata storia di un giovane prestigiatore timidissimo e della sua scoperta dell’amore e della sessualità, un Giovane Holden in salsa partenopea condito dalla irresistibile verve di uno degli attori più amati del cinema e della tv.

Domenica 26 aprile e sabato 9 maggio la rassegna si completa con due spettacoli anomali e originalissimi, dedicati a pagine oscure della storia italiana. Il giorno dopo la Festa della Liberazione, il “cantattore” Simone Cristicchi presenta 'Mio nonno è morto in guerra', appassionante mosaico di memorie, canzoni e videoproiezioni i cui protagonisti sono piccoli eroi quotidiani, uomini e donne, attraversati dal più violento terremoto di sempre, la Seconda guerra mondiale. Il 9 maggio, Giorno dedicato alla memoria delle vittime del terrorismo, Ulderico Pesce ricostruisce invece uno dei più inquietanti misteri nazionali, il tragico sequestro di Aldo Moro, conclusosi proprio in quel giorno di 37 anni fa. Ad accompagnare la sua ricostruzione, le testimonianze video del giudice Ferdinando Imposimato.

L’ASSOCIAZIONE CINEMA TEATRO MODERNO - A organizzare la stagione, con il patrocinio e il sostegno di Comune di Savignano sul Rubicone e Parrocchia di Santa Lucia, con la sponsorizzazione di Romagna Est Bcc, è la neonata Associazione Cinema Teatro Moderno, composta in prevalenza da giovani del territorio che si prefiggono di promuovere attività di carattere socio-culturale rivolte alla comunità. La stagione, diretta da Simone Bruscia, rappresenta il momento culminante di un calendario di eventi che coinvolge l’intera città, e che ha comportato anche un significativo rinnovamento delle dotazioni del teatro con l’adozione di un nuovo sistema digitale di proiezione. L’obiettivo dell’associazione è favorire la creazione a Savignano sul Rubicone di un polo culturale dedicato alla valorizzazione dell’espressione artistica del teatro e dell’immagine, anche in collegamento con le eccellenze già presenti.

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