A Bagno di Romagna torna la Caccia ai Tesori Arancioni: tra gnomi e Parco nazionale
Torna a Bagno di Romagna la Caccia ai Tesori Arancioni, la grande caccia al tesoro che si terrà in contemporanea in 100 borghi Bandiera Arancione in tutta Italia per scoprire in maniera giocosa i borghi più belli certificati dal Touring Club Italiano. Dopo il successo della prima edizione nel 2019, il Comune ha aderito con entusiasmo all’iniziativa di domenica 3 ottobre, ideando gli indizi che porteranno i turisti alla scoperta di alcune delle curiosità del borgo: dalle acque termali al Sentiero degli Gnomi, dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi alla Via Romea Germanica, fino ai miracoli avvenuti nel 1.400, le cui tracce sono ancora visibili nel borgo.
Partecipare è semplice: le squadre, composte da un massimo di 6 persone, dovranno recarsi tra le 10 e le 16 al punto di partenza (lo IAT di Bagno di Romagna), dove riceveranno la scheda con gli indizi e materiale informativo per scovare le tappe: in corrispondenza dei punti chiave, troveranno un adesivo da apporre sulla scheda che, una volta completata, dovrà essere riportata allo IAT per ricevere un piccolo dono dal territorio.
L’evento è gratuito e aperto a tutti, con richiesta di prenotazione on line visto il numero di posti limitati (https://tesori.bandierearancioni.it): ad oggi, 80 persone si sono già iscritte alla Caccia al tesoro a Bagno di Romagna e sono disponibili ancora alcuni posti (per info: tel. 0543/911046).
"E’ un piacere rinnovare l'appuntamento in collaborazione con il Touring Club, in questo 2021" afferma l'assessore al Turismo Francesco Ricci. "Dopo un'ottima partecipazione lo scorso 2019, quest'anno le prenotazioni sono ancora più numerose e siamo già vicino ai 100 aderenti, ottima occasione per scoprire angoli inediti del nostro Borgo Bandiera Arancione, divertendosi con tutta la famiglia. Inoltre si racconterà delle eccellenze di Bagno di Romagna su Rai Radio 1 sabato mattina, a rimarcare come la collaborazione con il Touring sia sempre più solida e proficua.”