Benito Mussolini e Claretta Petacci: lettere d'amore prima della morte
Mercoledì alle 21 presso il Tamla, in vicolo Cesuola, Cesena centro, si svolgerà la serata di letture: "BENITO MUSSOLINI e CLARA PETACCI Lettere d'amore prima di morire." Un appuntamento che rientra nell'ambito del festival We reading, con lettura e musica di Fabrizio Caveja.
Fabrizio Barnabè aka Fabrizio Caveja nasce a Faenza nel 1988 dopo 22 ore di travaglio fra la vita e la morte. Da adolescente inizia a scrivere canzoni; dal 2013 al 2016 è voce, chitarra e grancassa di Fab (e i fiori); l'11 giugno 2017 esce il suo primo album solista "La frontiera", a metà fra il funk dei bassifondi e il cantautorato della provincia italiana.
Sulla lettura Fabrizio afferma:
"Il mio album parla di umanità, soprattutto verso le persone "dalla parte sbagliata", assassini, criminali, peccatori. E quando mi hanno chiesto di fare questo We Reading ho scelto di leggere - fuori da ogni visione politica o ideologica - le lettere d'amore di Mussolini e Clara Petacci. L'amore di due persone sconfitte, dalla parte sbagliata della storia, fra i ricordi dei loro tempi d'oro e le paure angosciose per un futuro sempre più nero che li porterà alla morte, ma - almeno lì - finalmente vicini. Pare che poco prima di essere ammazzata, lei disse a un partigiano: "Chi ama è perduto"."
"Mia cara Clara, il ritmo del tempo è sempre più vertiginoso. Addio Rocca delle Caminate! Addio Romagna! E fra poco addio Italia! Ho unsinghiozzo nella gola. Ti abbraccio forte, tuo per sempre, Ben."
(Benito Mussolini a Clara Petacci, 23 settembre 1944)