Al via Màntica, l'Osservatorio che si snoda fra teatro, musica, danza, cinema e poesia
Avrà inizio martedì 29 novembre Osservatorio Màntica che, alla sua nona edizione, prosegue la propria chiamata al teatro, alla danza, alla musica, al cinema, alle arti visive e alla filosofia, a cura di Chiara Guidi.
Màntica si fa “osservatorio” nel proporre un lungo laboratorio – condotto dalla stessa Guidi e da Scott Gibbons – che porta i partecipanti a unire la pratica vocale e la tecnica di masterizzazione, guidandoli però anche attraverso le pieghe dell’intero programma, articolato quotidianamente in momenti di dialogo e atti di visione o di ascolto. Ispirato al mito di Edipo, il laboratorio La condanna dell’origine – che non ha messo limiti al numero dei partecipanti, proprio per la volontà di farsi corpo pulsante del progetto – ha raccolto circa cinquanta partecipanti cui saranno anche proposte un’esperienza nella danza sarda e un affondo nelle percussioni basche txalaparta. La prima sessione si terrà martedì 29 novembre dalle 10.00 alle 16.00 al Teatro Comandini. Nello stesso giorno, alle 17.30 sempre al Comandini, il primo appuntamento aperto a tutti, ovvero il dialogo con la filosofa Rubina Giorgi, che ha dedicato i suoi studi più recenti alla figura del calzolaio teosofo cinquecentesco Jakob Böhme, e alla sua ricerca dell’origine.
Böhme, spiega Giorgi, audacemente riconduce l’origine “al Nulla, al Senza Fondo, al buio preludio della Luce, assistendo al nascere dal Nulla di Dio stesso e della sua Immaginazione – la Sapienza dei Salmi – con cui Dio crea il mondo e i viventi e l’uomo; e apprendendo insieme a ciò che l’origine cercata non è alle nostre spalle ma nel m o v i m e n t o del presente, la cui guida fino a Dio (alla nuova nascita) è affidata, questa volta, per giustizia circolare, ai poteri di mente e mani umane”: L’origine perduta e ricercata. Aurora e rinascita: Jakob Böhme (ingresso gratuito).
Avranno inizio martedì 29 anche l’esposizione dei Libri d’artista di Irma Blank alla Biblioteca Malatestiana (visitabile fino al 4 dicembre dal martedì al sabato 09.00-16.00, la domenica 10.00-16.00) e la videoinstallazione Bilder Von Der Strasse di Joachim Schmid al Teatro Comandini (visitabile fino al 4 dicembre negli orari dei dialoghi e degli spettacoli).
La giornata seguente, mercoledì 30 novembre, sarà interamente dedicata alla presenza del regista cinematografico Michelangelo Frammartino, cui è dedicato l’incontro Essere albero, alle 17.30 al Teatro Comandini (ingresso gratuito): un discorso sui romiti, uomini-albero lucani, presenze che celebrano la fusione dell’uomo con il cosmo, cui Frammartino ha dedicato un recente film. “Il vecchio Pinocchio – afferma il regista – decide di compiere il cammino a ritroso, di tornare albero, di tornare quel pezzo di legno così caro ai lettori di Lorenzini: si ricongiunge con il territorio, si confonde, si perde in esso”.
E alle 20, sempre al Comandini, verrà proiettato il suo film del 2010 Le quattro volte (88’), una visione poetica sui cicli della vita e della natura, su tradizioni dimenticate, su un mondo sconosciuto e magico, alla ricerca del segreto di quattro vite misteriosamente intrecciate l’una nell’altra: in un paese calabrese abbarbicato su alte colline il tempo sembra essersi fermato, le pietre hanno il potere di cambiare gli eventi e le capre si soffermano a contemplare il cielo. La proiezione del film (ingresso 5 euro) sarà seguita da un incontro con l’autore.
Info e prenotazioni: 0547 25566. Màntica inoltre segnala le interviste di Chiara Guidi realizzate in diretta in questi giorni e pubblicate in podcast dai Media partner Radio3 Rai, www.radio3.rai.it (Radio3 Suite, domenica 27 novembre alle 21.50 circa), e Radio Città del Capo, www.radiocittadelcapo.it (Solaris, venerdì 25 novembre alle 17.15 circa).