A scuola di dialetto da Guerra e Baldini in biblioteca
Cosa significa, oggi, portare avanti il lavoro della “scuola dialettale” di Santarcangelo? Se lo chiede Lorenzo Scarponi, ospite della biblioteca Ceccarelli di Gatteo giovedì 17 maggio alle 21 con lo spettacolo “Quéi de Giudòizi”.
Giovedì 17 maggio alle 21 Scarponi proporrà quindi le letture tratte dalle opere di Raffaello Baldini e Tonino Guerra, anche se - dichiara l'autore - “non avrebbe senso imitare le loro poesie. Piuttosto se si vuole raccogliere la loro eredità bisogna cercare di capire quali siano i talenti e le sensibilità che li hanno resi grandi e lavorare in quella direzione”.
Lorenzo Scarponi di questi autori ha quindi colto soprattutto la vocazione a rivolgersi ad un pubblico concreto. Del resto Scarponi ha iniziato il suo percorso come attore, e in seguito è passato alla scrittura di poesie e monologhi, avendo sempre presente il pubblico di un teatro. E questa
particolare attenzione alla “scena”, al dover leggere i testi stando su un palcoscenico, si respira in ogni riga della sua opera. “Così il dialetto di Romagna, restituito con potenza alla poesia grazie al famoso Circolo degli scrittori santarcangiolesi, riprende vita con un'opera quasi lirica, composta da voci e sensibilità diverse, al cui centro sta una lingua inaspettatamente viva, che diventa suono, visione, emozione”.