A Cesenatico arriva la storia dell'uomo che ispirò Kafka: ecco Succi il digiunatore
Quando si parla di storie incredibili, il digiunatore Succi, merita un capitolo a sé. In piazza delle conserve ne parleranno Salvatore Giannella e Enzo Fileno Carabba. Appuntamento con la Storia è nel cuore del borgo marinaro di Cesenatico alle 21 di giovedì 30 giugno. Fileno Carabba ha pubblicato “Il Digiunatore”, uscito a gennaio 2022 per l’editore «Ponte alle Grazie». È la storia di Giovanni Succi nato a Cesenatico nel 1850 e morto nel 1918. Storia molto sui generis già nota a Marino Moretti che ne scrisse sotto nome di finzione negli anni cinquanta, ma non solo: sappiamo infatti che le imprese del digiunatore ispirarono anche Franz Kafka, che ne scrisse nel suo racconto Un artista del digiuno.
La storia di Succi ha dell’incredibile ed è piena di fascino: fu un uomo che, grazie alla capacità di fare a meno e lasciar perdere, ebbe una vita straordinaria. Non era emaciato e scheletrico. Anzi, era individuo robusto. Non mangiare amplificava la sua concentrazione e moltiplicava le sue energie. Resisteva ai veleni e alle malattie. Poteva correre nove ore su una montagna o duellare in pieno digiuno.
Quest’uomo un po’ santone, profeta, saltimbanco, visionario, sognatore e per vocazione digiunatore, ha impregnato di sé la storia di fine ’800. Ha incontrato nel suo percorso non solo italiano personaggi famosi, entrando e uscendo dal manicomio, misurandosi con imprese rocambolesche, fatto segno dell’interesse del mondo scientifico ma anche osservato come un fenomeno da baraccone, come un impostore, ma anche come un benefattore. Incontrò a Parigi il giovane Sigmund Freud e lo psichiatra Jean-Martin Charcot. Andò a New York, dove incontrò Buffalo Bill, volle divenire giornalista, ebbe deliri religiosi, si innamorò di donne insolite quanto lui. Una sintesi di scienza e ciarlatanesimo che è un po’ la chiave del nostro tempo.
Evento a ingresso libero. In caso di maltempo si terrà presso il Teatro di Cesenatico.
Enzo Fileno Carabba è scrittore di vari romanzi pubblicati in Italia e all’estero, racconti, sceneggiature radiofoniche, libri per bambini, libretti d’opera.
Nel 1990 ha vinto il Premio Calvino col romanzo Jakob Pesciolini (Einaudi 1992), primo volume di una ideale trilogia fantastica che comprende: La regola del silenzio (Einaudi 1994) e La Foresta finale (Einaudi 1997). Viaggiando nell’immaginazione è approdato alla realtà: il lato oscuro e quello luminoso si fronteggiano nel romanzo Pessimi Segnali (Gallimard 2003, Marsilio 2004) e nella narrazione autobiografica La zia subacquea e altri abissi famigliari (Mondadori 2015).
Salvatore Giannella è stato direttore de «L’Europeo», di «Genius», di «Airone» e di «BBC History Italia». Ha curato le pagine di cultura e scienze del settimanale «Oggi», e una rubrica su «Sette» del «Corriere della Sera» firmando sul sito Corriere.it una settimanale rubrica sotto la testata ritrovata della «Domenica del Corriere». Ha curato i volumi La valle del Kamasutra, opera antologica di Tonino Guerra (2010), Consigli per un paese normale, raccolta di dialoghi con Enzo Biagi (2010) e l’ultimo libro di Tonino Guerra, Polvere di sole (2012). Nel 2008 ha pubblicato con Chiarelettere Voglia di cambiare, diario di viaggio tra le eccellenze d’Europa, e Operazione Salvataggio (2014), dedicato agli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre. Da alcuni anni cura il blog «Giannella Channel», ispirato alla filosofia editoriale «la meglio Europa per un’Italia al meglio», dalle cui pagine qualche tempo fa ha parlato anche di Giovanni Succi.