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Valle Savio, Confcommercio: "E45, bene le risorse e avanti coi cantieri ma bisogna attutire i disagi"

"Va rimarcata la positività del fatto – proseguono i presidenti di Confcommercio del Cesenate e dei vari Comuni della Valle del Savio - che finalmente Anas dispone delle risorse necessarie per intervenire"

In queste settimane si è riacceso il dibattito sui disagi provocati dai cantieri sulla E45, anche nel tratto di attraversamento del territorio cesenate. Sta per essere chiuso il casello di Mercato Saraceno per l’avvio di un nuovo intervento che durerà vari mesi e oramai da tempo chi percorre la superstrada ha fatto il callo a gimkane, restringimenti, uscite anticipate, carreggiate percorribili a senso unico, sia in direzione Roma che in direzione Ravenna. 

“Per Confcommercio cesenate e della Valle del Savio – affermano i presidenti Confcommercio cesenate Augusto Patrignani, Bagno di Romagna Giuseppe Crociani, Romano Rossi (Sarsina), Bruno Bracciaroli (Mercato Saraceno)  e Remo Asini (Verghereto)  - è dunque fondamentale ridurre al massimo, nei limiti del possibile, i disagi da parte delle ditte che seguono i lavori, operando nel rispetto dei tempi e possibilmente senza intasare con troppi cantieri concomitanti l’arteria. Da parte di Anas ci pare fondamentale la condivisione di un crono-programma per rendere partecipe il territorio dei tempi e delle modalità di interventi, in maniera che i cantieri non aprano e vengano avviati inaspettati. La riduzione dei disagi è fondamentale, come il rispetto dei tempi e auspichiamo si agisca in questa direzione anche per l'intervento nel tratto di superstrada che va sotto i ferri nel territorio di Mercato Saraceno, comportando la chiusura del casello della E45 per vari mesi".

“Tuttavia, va rimarcata la positività del fatto – proseguono i presidenti di Confcommercio del Cesenate e dei vari Comuni della Valle del Savio - che finalmente Anas dispone delle risorse necessarie per intervenire: solo quest’anno verranno investiti nelle manutenzioni 50 milioni di euro e ciò è importante anche per migliorare la circolazione dei turisti in collegamento con l’aeroporto di Forlì. Ci vorrà un quinquennio, è stato stimato, per completare le manutenzioni rimettendo a nuovo la E45. Rispetto a quando il piatto piangeva e si navigava a vista sperava nella Provvidenza, ora una road map c’è. Ben vengano i cantieri che sistemeranno la malandata arteria. Ma siano attutiti i disagi di chi circola, facendo tutto il possibile. Quanto al Governo, attendiamo ancora risposta sul ripristino della viabilità alternativa nella ex Tiberina: sembra che ci si sia dimenticati che cosa successe tre anni fa, con il viadotto Puleto. Se le nevicate quest’inverno avessero bloccato la E45, cosa sarebbe successo? Mica si può confidare sempre sulla dea bendata".

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