La pioggia rovina la stagione turistica, fatturati in calo nel 78% dei casi

La stagione turistica della Riviera è stata rovinata dalle perduranti ondate di maltempo, che hanno spinto i villeggianti verso località più “asciutte”: se questo è un comune sentire degli operatori del turismo, ora arrivano anche i primi dati che quantificano la situazione. Si tratta di quantificazioni delle impressioni di chi lavora nel turismo, ma pur sempre prima dati significativi che fanno da termometro.

La Confesercenti Cesenate ha fatto una rilevazione tra l’8 e il 10 settembre su cento imprese commerciali della costa associate, con questi risultati. I dati ufficiali di arrivi e presenze si fermano per ora a luglio, vale a dire metà stagione. Questi indicano che se da una parte gli arrivi sono rimasti costanti o addirittura aumentati, sono calate le presenze, vale a dire i giorni di soggiorno: da 1.952.000 presenze a 1.689.000 a Cesenatico, da 426.000 a 421.000 presenze a Gatteo, da 148.000 a 143.000 presenze a San Mauro mare.

In generale gli operatori turistici lamentano fatturati in calo per il 78% dei casi, fatturati stabili per il 19%. La colpa? Per il 59% del cattivo tempo, ma anche per il 21% la crisi economica e il 14% la crisi del modello turistico romagnolo. Quest’ultima crisi è data come “irreversibile” dal 59% degli intervistati. Per migliorare la situazione si chiedono strutture ricettive più moderne e maggiore promozione all’estero.