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Domenica, 26 Marzo 2023
Economia

Tribunale, Confcommercio: "Resteremo con un pugno di mosche"

"Non è egoismo pensare prima di tutto al proprio territorio, è insipienza accettare supini che al contrario che venga devalorizzato e svuotato"

"A pieno sostegno della giusta e dovuta battaglia degli avvocati e del territorio per salvare il tribunale di Cesena il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena Bruno Piraccini ha messo in luce un concetto ancora una volta ficcante che Confcommercio sottoscrive appieno: e cioè il fatto che Cesena ha più abitanti e imprese di Forlì e che, una volta che verranno tolte le Province, deve essere utilizzato questo criterio per effettuare le scelte riguardanti la sede giudiziaria. O anche la matematica è diventata un'opinione?"

Nella nota la Confcommercio aggiunge altra carne al fuoco. "A parte la questione del tribunale, peraltro nevralgica e di scottante attualità, si pone realmente l'esigenza di salvaguardare il peso del nostro territorio comprensoriale per evitare che venga non solo considerato, ma anche trattato come un territorio di second'ordine, soprattutto in una fase che pare questa volta sul serio preludere all'eliminazione delle Province".

"Confcommercio da tempo rimarca la necessità di tenere alta la guardia su questo aspetto fondamentale, declinando la questione su tutti i livelli. Tutti allora dovremmo tenere la schiena più dritta. In passato Confcommercio ha dato il la a una battaglia vincente per evitare la sottrazione di Macfrut all'ente fiera di Cesena e nei giorni scorsi abbiamo rimarcato che dopo tanti anni di leadership forlivese la nuova giunta della Camera di Commercio di Forlì-Cesena è giusto che abbia una guida cesenate, quale manca dai tempi del senatore Lorenzo Cappelli. A chi obietta che rimarcare questa necessità significa condurre velleitarie campagne campanilistiche, replico che l'obiezione è senza peso: il Cesenate ha più imprese del Forlivese e se non conta neppure questo dato artimetico per la assegnare la presidenza dell'ente camerale a un esponente del nostro territorio che noi chiediamo sia un imprenditore (una svolta importante!), non so proprio quale altro dato debba contare, dopo che per tanti lustri la cabina di comando è stata appannaggio di forlivesi".

"La mia impressione è che ci sia ancora una eccessiva timidezza da parte di molti non dico a rivendicare, ma semplicemente ad argomentare le nostre valide ragioni. Stando zitti ed acquiscienti, soggiacendo a logiche di potere per noi penalizzanti, ci rendiamo corresponsabili di una situazione che va a discapito dei servizi a nostri cittadini e alle nostre imprese. Ergo: finiamo per essere pavidi, ignavi e autolesionisti".

"Il tribunale di Cesena non va tolto ma potenziato, la Camera di Commercio deve avere una nuova guida cesenate e noi chiediamo che sia un imprenditore e le declinazioni potrebbero continuare: ad esempio nella partita sull'Ausl unica romagnola va soppesato con ponderatezza il nuovo assetto dei servizi sanitari a vantaggio dei cesenati. Ci si unisce per guadagnare, non per perdere servizi. Non è egoismo pensare prima di tutto al proprio territorio, è insipienza accettare supini che al contrario che venga devalorizzato e svuotato. E in ogni caso: meglio campanilisti che con un pugno di mosche in mano".

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