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Economia

Trevi fa i conti col Covid, il cda approva il resoconto di gestione

I ricavi totali ammontano a circa 238,4 milioni di Euro al 30 giugno 2020, rispetto ai 301,7 milioni di Euro del 30 giugno 2019

 Il Consiglio di Amministrazione di Trevi presieduto da Luca d’Agnese, ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione del Gruppo Trevi relativo al primo semestre 2020.

"Nonostante il diffondersi tanto inaspettato quanto devastante della pandemia -sottolinea Giuseppe Caselli, Amministratore Delegato del Gruppo Trevi - si e’ riusciti sia a completare il rafforzamento patrimoniale della Società grazie alla vendita dell'Oil&Gas ed all'aumento di capitale e sia a migliorare l'Ebitda ricorrente ed il risultato operativo rispetto all'anno precedente. Sono risultati positivi, tutt'altro che scontati, che confermano che anche il lavoro iniziato a 360 gradi sul rinnovamento dei processi, l’affinamento dei prodotti, un diverso approccio sui mercati ed una attenzione particolare sul processo di ottimizzazione costi unitamente al miglioramento delle efficienze produttive  sta dando i primi riscontri incoraggianti. Nei prossimi mesi il mercato delle costruzioni e infrastrutture potrà beneficiare, non solo in Italia ma anche nelle aree internazionali dove siamo già presenti, di imponenti azioni di rilancio post Covid e noi stiamo lavorando per arrivare al meglio a questi appuntamenti”. 

I ricavi totali ammontano a circa 238,4 milioni di Euro al 30 giugno 2020, rispetto ai 301,7 milioni di Euro del 30 giugno 2019, in calo per circa 63,4 milioni di Euro. Si ricorda che tali valori si riferiscono esclusivamente alle attività di ingegneria del sottosuolo della Divisione Trevi e della Divisione Soilmec, core business del Gruppo, in coerenza con l’applicazione del principio contabile IFRS 5 al 30 giugno 2019. 

Gli indicatori EBITDA ricorrente ed e EBITDA al 30 giugno 2020 sono pari, rispettivamente, a circa 34,3 e 32,3 milioni di Euro. La differenza tra essi è legata agli oneri non ricorrenti che nel 2020 sono stati pari a circa 2,1 milioni di Euro (5,8 milioni di Euro nel primo semestre 2019). Detti oneri sono ascrivibili principalmente agli onorari di alcuni consulenti che hanno collaborato a vario titolo con il Gruppo per il buon esito del processo di ristrutturazione, e ad altri oneri di natura straordinaria e/o non ricorrenti nella gestione.
L’EBIT al 30 giugno 2020 è pari a 7,2 milioni di Euro, in miglioramento rispetto al dato relativo allo stesso periodo dell’esercizio precedente pari a negativi 13,0 milioni di Euro. In particolare, i dati 2019 risentivano di svalutazioni di immobilizzazioni, rimanenze e crediti, derivanti anche dalle valutazioni conseguenti alla strategia di permanenza o meno in taluni mercati ed al focus su alcuni Paesi come previsto nel piano industriale 2018-2022. 

Gli effetti complessivi della ristrutturazione del debito sono risultati pari a 279,5 milioni di Euro. Il risultato netto di pertinenza del Gruppo al 30 giugno 2020 ammonta a 251,5 milioni di Euro (-25,7 milioni di Euro nel primo semestre 2019).

Il portafoglio lavori al 30 giugno 2020 è pari a 400,3 milioni di Euro (al 31 dicembre 2019 era pari a 374,5 milioni di euro). Gli ordini acquisiti nel primo semestre dell’esercizio 2020 sono pari a circa 237,9 milioni di Euro, in diminuzione di circa 70,8 rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente.

Nel corso del primo semestre 2020 la Società ha completato il percorso di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario iniziato nel 2017, affrontando altresì le sfide gestionali poste dalla pandemia Covid-19, di cui nei prossimi paragrafi verranno meglio dettagliati gli impatti e le attività poste in essere (si veda paragrafo “COVID-19”). Al 30 giugno 2020 il Patrimonio Netto dalla Società è risultato pari a 124,0 milioni di Euro (-268,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2019), superando pertanto le problematiche legate alla presenza dei presupposti di cui all’articolo 2447 del codice civile. Al 30 giugno 2020 il Patrimonio Netto del Gruppo è risultato pari a 156,7 milioni di Euro (-219,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2019), mentre il Patrimonio Netto Totale è risultato pari a 154,9 milioni di Euro (-222,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019).

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