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Economia

Trevi, 123 licenziamenti in vista: sciopero davanti ai cancelli

Martedì prossimo i sindacati andranno in Regione per discutere la possibilità di attivare, dopo la cassa integrazione, la solidarietà per altri sei mesi

Due appuntamenti importantissimi per i 123 lavoratori della Trevi Italia che dal 16 ottobre rischiano il licenziamento. Martedì prossimo i sindacati andranno in Regione per discutere la possibilità di attivare, dopo la cassa integrazione, la solidarietà per altri sei mesi. "Sono fiducioso - ha spiegato Giuseppe Meglio della Fineal Uil Cesena -. Penso che questo ammortizzatore possa essere attivato,  anche se purtroppo significa solo spostare il problema sei mesi più avanti. Il problema vero sono gli inevitabili licenziamenti a fronte di un consistente calo di commesse per Trevi Italia dal 2015 in poi".

Il secondo appuntamento è previsto il 19 settembre a Cesena  tra azienda e sindacati. In quell'occasione, infatti, i sindacati cercheranno nuovamente di abbassare ulteriormente  il numero di licenziati ( da 150 iniziali sono già stati portati a 123, solo 10 sono di Cesena, ma l'obiettivo è di salvarne il più possibile)  e insistere proponendo prepensionamenti o accompagnamento soft alla pensione. Per questo motivo le Rsu avevano già proclamato 8 ore di sciopero, due di queste sono state fatte giovedì mattina, con una manifestazione davanti ai cancelli dell'azienda di Pievesestina, le altre sei sono ancora da decidere.  Il problema riguarda solo Trevi Italia (450 addetti tra cui capocantieri, tecnici, impiegati e operai) mentre gli 4500 dipendenti di Trevi occupati in altre varie parti del mondo, per ora, non hanno alcun problema. 

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