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Addio al Macfrut, UIl: "Capiamo gli espositori, ci sfugge quale sia l'interesse di Cesena"

E continua la nota dela Uil: "Certo la città sopravvivrà anche senza il Macfrut, ma ci sfugge quale interesse possa avere Cesena nel perderlo, anche e nonostante gli sforzi affannosi di chi spiega l'importanza collegata ad una organizzazione della fiera che rimarrebbe a Cesena"

Il dibattito sul futuro del Macfrut. Col suo prossimo trasferimento a Bologna, è “tardivo”: lo bolla così un comunicato del sindacato Uil: “In questi giorni sono numerosi gli interventi che riguardano le sorti del Macfrut, con un crescente e opportuno interesse pubblico, che però purtroppo appare tardivo. Si tratta di una notizia per la verità non nuova, che tuttavia pare essere giunta a un punto di svolta”.

Il problema, per la Uil, è stato non aver affrontato il problema del riordino delle fiere locali: “È un destino purtroppo segnato anche dalla volontà, soprattutto della politica di governo, di rifiutare in modo preconcetto un riordino delle fiere romagnole, che anche la UIL di Cesena chiede da anni, per renderle più competitive e capaci di salvaguardare la permanenza dei loro marchi più famosi”.

E continua la nota dela Uil: “Certo la città sopravvivrà anche senza il Macfrut, ma ci sfugge quale interesse possa avere Cesena nel perderlo, anche e nonostante gli sforzi affannosi di chi spiega l’importanza collegata ad una organizzazione della fiera che rimarrebbe a Cesena. Non ci sfugge invece l’interesse di una parte degli espositori che ritengono legittimamente di non trovare garanzie nella fiera di Cesena, ma questi interessi coincidono con gli interessi di Cesena, di tutta la nostra economia e di tutti gli interlocutori della nostra economia? Purtroppo leggere affermazioni che sostanzialmente evidenziano un’inadeguatezza della fiera di Cesena, di tipo strutturale e logistico, anche in ragione di una esigenza di sviluppo della internazionalizzazione di questa vetrina per il settore agricolo, è a nostro giudizio una pessima immagine che si dà alla Città di Cesena, una dimostrazione di rassegnazione ad un ridimensionamento del settore agricolo”.

Ed infine: “In un’epoca contrassegnata in modo fin troppo pomposo dal confronto partecipato con la cittadinanza, ci sfugge poi quale confronto sia stato fatto su questo tema. Come UIL di Cesena siamo convinti che Macfrut, opportunamente rivitalizzato, anche grazie ad un ripensamento del nostro sistema fieristico romagnolo, possa essere ancora un perno insostituibile della nostra economia. Vogliamo quindi portare il nostro contributo e le nostre riflessioni pubblicamente, con l’auspicio che si possa uscire una volta tanto dalla pur necessaria contrapposizione politica e che si possa convergere tutti per salvaguardare gli interessi di tutta la nostra economia con tutte le sue migliori credenziali”. 

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