Tensioni e dimissioni nel Ccr, il presidente: "Le dinamiche interne non offuschino i buoni risultati della banca"
“Occorre tenere distinto il buon andamento della banca, dalle vicende che riguardano le dinamiche che talvolta si possono verificare in prossimità dei rinnovi delle cariche sociali"
“Occorre tenere distinto il buon andamento della banca, dalle vicende che riguardano le dinamiche che talvolta si possono verificare in prossimità dei rinnovi delle cariche sociali, innescati in questo caso anche da diverse visioni su determinate tematiche, che nella maggior parte dei casi trovano una soluzione condivisa, mentre in altre occasioni possono indurre a reazioni diverse”: è il presidente del Credito Cooperativo Romagnolo Valter Baraghini a prendere la parola sui dissidi all'interno degli amministratori della banca e che hanno portato a diverse dimissioni. Presto nell'istituto di credito cesenate, frutto della fusione nel 2014 tra Banca di Cesena e Bcc di Gatteo, ci sarà il rinnovo degli organi sociali.
Baraghini prosegue riferendo che “certamente questa situazione non può essere accomunata ai recenti casi di altri istituti di credito del cesenate e preciso che ora i rinnovi degli organi sociali sono disciplinati da disposizioni più stringenti introdotte dal DM 169/2020 che, fra l’altro, definiscono i requisiti richiesti per amministratori e sindaci e introducono l’adeguamento delle quote di genere, disposizioni a cui la Banca farà riferimento per provvedere al rinnovo delle cariche sociali”.
Il Direttore Generale del Credito Cooperativo Romagnolo Giancarlo Petrini aggiunge: “Queste vicende non debbono offuscare il lavoro svolto e i risultati conseguiti in questi anni, che sono gli aspetti che interessano maggiormente i Soci e i Clienti della Banca. L’anno 2021 si è chiuso con brillanti risultati: la raccolta complessiva, vale a dire i risparmi che i clienti affidano alla banca cresce del 9,6% attestandosi a 1,6 miliardi di euro così come, nonostante le difficoltà del periodo per l’economia, in alcuni settori anche a livello locale, crescono gli impieghi che, sfiorando i 700 milioni di euro, sono in aumento del 2,2%. A fine 2021 la Banca ha conseguito un Risultato della gestione operativa pari a 10,9 milioni di euro, in deciso aumento rispetto al dato dell’anno precedente attestatosi a 7,6 milioni, un risultato che ha consentito di intervenire in modo significativo e in misura più che prudenziale rispetto a quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza e dalle Policy del gruppo, sui crediti deteriorati che si riducono di oltre il 28%”.
“Infine, per quanto riguarda il profilo patrimoniale, il dato che ne sintetizza la solidità è rappresentato dal CET1 che si attesta al 16,3% (di gran lunga superiore al minimo regolamentare richiesto dalle Autorità di Vigilanza), solidità confermata anche dal Total Capital Ratio che sale al 18,39%. Un’attività che si sviluppa grazie a una fitta rete di relazioni tessuta con famiglie, aziende e associazioni del territorio, a favore del quale la Banca destina ogni anno significative risorse a sostegno di iniziative e progetti di carattere sociale”, conclude Petrini.