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Economia

"Tassa di soggiorno da togliere, qui non ci sono pecore da tosare"

Corrado Augusto Patrignani di Confcommercio torna ad animare il dibattito che ruota attorno alla tassa di soggiorno. "Perché a Cesenatico non l'hanno applicata?"

"La tassa di soggiorno è una tassa sbagliata e controproducente, per le imprese della ricettività, per i turisti che pernottano a Cesena e per l'immagine stessa della città che si è fatta la nomea di essere esosa nei confronti dei turisti i quali pagano a Cesena come Roma, Firenze e Venezia".

Questo ha detto la Confcommercio cesenate, a cinque mesi dall'entrata in
vigore della imposta fissata dall'amministrazione. "Gli albergatori - scrivono - ci dicono che i visitatori, per lo più clienti che vengono a Cesena per lavoro, sono sommanente contrariati. Non solo: chi, turista vacanziero,sceglie di andare in albergo a Cesena invece che a Cesenatico, per gustarsi anche le attrattive dell'entroterra, subisce la beffa di pagare un'imposta che a Cesenatico non è stata istituita. Allora, senza giri di parole, ribadiamo: l'amministrazione di Cesenatico ha fatto bene, quella di Cesena male".

"Il sindaco Lucchi, che ancora una volta tira in  ballo le solite stime secondo
cui la pressione fiscale a Cesena sarebbe tra le più basse in Regione, su
questo dovrebbe rispondere stando al pezzo. E invece divaga. Quando venne istituita questa imposta sbagliata di soggiorno l'amministrazione disse che era necessaria per rastrellare qualche centinaia di migliaia di euro.
Che per noi potevano essere presi altrove, riducendo le spese o comune facendo altre scelte".

"Quanto alla pressione fiscale, sarebbe interessante innanzitutto scorporare il dato e indicare a quanto ammonta mediamente sulle imprese (aliquota massima Imu che molti altri comuni non applicano, tassa di occupazione suolo pubblico, imposta di soggiorno ecc.). A noi pare che le imprese siano in molte occasioni per l'amministrazione di Cesena pecore da tosare, magari dando prima tante pacche sulle spalle che servono a poco se poi ti tosano, anzi ti fanno arrabbiare ancora di più".

"Lucchi dice infine che Confcommerico ha partecipato alle riunioni e ha
valutato positivamente l'impegno del Comune per il contenimento delle spese. Quando il contenimento è stato realizzato sì. Ma secondo noi l'amministrazione piuttosto che tassare deve tagliare e ridurre costi e può fare ancora non di più, ma molto di più. Tornando a monte: l'imposta di soggiorno è sbagliata. E le imposte sbagliate non si migliorano ma si tolgono".

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