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Economia

Taglio del nastro per Macfrut 2022: "Le risorse del Pnrr per vincere le sfide di innovazione tecnologica"

Le opportunità del Pnrr per investimenti nell’agrivoltaico, logistica agroalimentare, biometano e reti immateriali ultraveloci

Dai campi alla tavola l’Emilia-Romagna, con i suoi prodotti ortofrutticoli, è protagonista alla 39ma edizione di Macfrut a Rimini. Mercoledì 4 maggio l’inaugurazione con l’assessore regionale alla Agricoltura Alessio Mammi assieme al ministro alle Politiche agricole Stefano Patuanelli, alla viceministra agli Esteri Marina Sereni, ai ministri degli Stati africani del Macfrut nonché il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad e Renzo Piraccini presidente di Cesena Fiera, organizzatore di Macfrut.

 L’apertura dell’expo dell’ortofrutta è stata l’occasione per fare il punto su strategie, misure e interventi della Regione in campo agroalimentare che, oltre ad accompagnare e sostenere le imprese, punta a vincere le sfide dell’innovazione, della competitività e della sostenibilità. Questo anche le opportunità del Pnrr, che ha indicato con chiarezza quali siano per i territori agricoli gli ambiti di investimento: sviluppo agrivoltaico, logistica per il settore agroalimentare, biometano, reti immateriali ultraveloci e tecnologia.

“Stiamo accelerando la pubblicazione di tutti i bandi attraverso i quali distribuire i 408 milioni di euro di contributi e investimenti per le imprese e il territorio, e abbiamo già bandito l’80% delle risorse. È necessario -ha detto l’assessore Mammi- però intervenire sulla liquidità per le imprese, e rivedere la normativa che regola gli aiuti di Stato per avere maggiore flessibilità e intensità di aiuti. L’Unione Europea deve reagire con le imprese con la stessa velocità che ha utilizzato nei mesi duri della pandemia Covid. L’Emilia-Romagna con le sue 44 Dop e Igp è la prima regione d’Europa per prodotti a denominazione d’origine, per un valore complessivo alla produzione che si aggira attorno ai 3,5 miliardi di euro. Pertanto, guardo con grande preoccupazione al tentativo che viene da più parti di provare ad omologare le diete a favore di una distribuzione alimentare che fa gli interessi di pochi e non è più interessata a informare consapevolmente i cittadini e a valorizzare la qualità del cibo”.

L’Emilia-Romagna lo scorso anno è stata la prima regione italiana a ricevere il via libera senza osservazioni dalla Ue al Programma regionale di sviluppo rurale per il biennio 2021-22. Il piano ha una dotazione di 408 milioni di euro, 87% da Fondi Ue e 13% da Next Generation Eu, di cui 200 milioni dedicati alla sostenibilità e 206 a competitività e sviluppo. Una percentuale di risorse più alta che in passato, grazie all’applicazione, su richiesta di alcune Regioni italiane tra le quali l’Emilia-Romagna, di criteri oggettivi per i riparti dei fondi europei a quei territori che, per numero di imprese e capacità di spesa, si impegnano a investire tutte le risorse che arrivano da Bruxelles”.

La produzione agricola in Emilia-Romagna

Lo scorso anno, la produzione agricola dell’Emilia-Romagna ha segnato un +8%, raggiungendo quota 4,5 miliardi di euro. In crescita anche l’occupazione: +82mila addetti nei campi, con un +13% rispetto al 2019. Anche l’ortofrutta si è rivelato un settore altamente dinamico: nel nostro Paese l’ortofrutta italiana rappresenta il 25,5% della produzione agricola nazionale per un valore di oltre 15 miliardi di euro, per circa 300 mila aziende.

Agli inizi di giugno la Regione sarà negli Stati Uniti con una missione, guidata dallo stesso presidente Stefano Bonaccini, del sistema agroalimentare. Qui sarà inaugurato il Fancy Food, la più importante manifestazione alimentare degli Usa.

Un grande piano sugli investimenti idrici 

L’Emilia-Romagna ha a disposizione, con il coordinamento e il supporto di Anbi, dei Consorzi di  Bonifica e del Canale Emiliano Romagnolo, 214 milioni di euro di investimenti per infrastrutture  idriche/irrigue, e i progetti vanno già da un livello di fattibilità a livelli esecutivi. Altri 141 milioni di euro sono disponibili per gli investimenti per la resilienza dell’agrosistema  irriguo, e tutti i progetti sono a livello esecutivo, con autorizzazioni già acquisite. Sono 355 milioni  di euro di opere concrete sul nostro territorio che dovrebbero essere già esecutive a fine estate, ai  quali si sommano i 250 milioni finanziati nel 2018-2020 con risorse provenienti dal Mipaaf, dal Psr,  dal Piano Straordinario invasi e da altre forme di finanziamento.  

Aziende più forti e sostenibili 

La Regione sta favorendo gli investimenti in energie rinnovabili per l’autoconsumo, in modo da  ridurre la dipendenza dal mercato e dalle sue fluttuazioni in termini di prezzi e aumentare così la  sostenibilità ambientale ed economica delle produzioni. Modificate le regole di valutazione della  congruità delle spese ammissibili, per non fare pagare l’inflazione alle aziende che investono.  Accelera anche la pubblicazione di tutti i bandi attraverso i quali distribuire 408 milioni di euro di  contributi e investimenti per le imprese e il territorio, in modo da garantire alle aziende la  possibilità di fare investimenti e costruire le condizioni per poter agganciare maggior liquidità  possibile. Siamo nelle condizioni di mettere a disposizione delle imprese almeno l’80% delle risorse  del Programma di Sviluppo Rurale entro i mesi estivi. 

Gli indennizzi

 In questo anno la Regione Emilia- Romagna ha chiesto e ottenuto da Ministero e Governo quasi  106 milioni di euro di indennizzi per calamità e fitopatie. Per le gelate del 2020 sono state  riconosciute risorse per 13 milioni e 23 mila euro. Sono state pagate le 1.382 domande per quegli  importi che non necessitano di approfonditi accertamenti, per le restanti si procede sulla base  dell’arrivo della documentazione. Abbiamo già ottenuto in disponibilità i 52 milioni di euro per le  gelate del 2021 e attualmente sono in corso le istruttorie per le 3.423 domande presentate. Sta concludendo la liquidazione della terza tranche 2022 dei pagamenti dei danni da cimice  asiatica per 11,5 milioni di euro.  

Sono stati, inoltre, riconosciuti dal Governo 28 milioni di euro per i gravi danni all’ortofrutta, in  particolare al pero, causati dagli attacchi di Maculatura bruna che si sono verificati in numerose  province e per integrazioni sia sulle gelate del 2020 sia sui danni da maltempo 2021: è in corso  l’istruttoria delle 159 domande presentate, in attesa del decreto ministeriale di trasferimento dei  fondi.  Infine chiusa nelle scorse settimane la graduatoria delle aziende che hanno partecipato al bando  PSR uscito nel 2021 contro le gelate. Prevedeva l’acquisto di strumenti antibrina per contrastare le  perdite delle produzioni ortofrutticole causata dalle gelate primaverili. Abbiamo accolto tutte le  234 domande ammissibili, per un importo di contributi pari a quasi 10 milioni di euro.

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