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Taglio agli sconti fiscali degli autotrasportatori, Confartigianato protesta

Anche gli autotrasportatori cesenati sono sul piede di guerra dopo che l'Agenzia dell'Entrate ha comunicato che sono stati ridotti di circa il 70% gli importi per la deduzione di spese non documentate rispetto allo scorso anno

Anche gli autotrasportatori cesenati sono sul piede di guerra dopo che l'Agenzia dell'Entrate ha comunicato che sono stati ridotti di circa il 70% gli importi per la deduzione di spese non documentate rispetto allo scorso anno spettanti agli artigiani. Confartigianato Trasporti cesenate ha denunciato l'effetto devastante di questo provvedimento sulle imprese del settore che già scontano una situazione di grave crisi.

"Alcuni parlamentari, tra cui il cesenate Enzo Lattuca, hanno presentato un'interrogazione scritta al ministro - rimarca il presidente di Confartigianato Trasporti Valerio Cangini -. Anche la senatrice Mara Valdinosi si sta interessando della vicenda. Lattuca e gli altri parlamentari chiedono al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio di conoscere azioni e tempi da adottare per garantire la spendibilità delle risorse finanziarie destinate al settore dell'autotrasporto e l’adozione delle misure necessarie in materia di controlli della regolarità delle imprese e di trasparenza del mercato, nonché possibili soluzioni per le ulteriori difficoltà segnalate a proposito delle agevolazioni fiscali che spettano alle aziende. L’importo assegnato alle deduzioni forfettarie è passato dai 113 milioni del 2014 ai 60 del 2015. Il Ministero infatti aveva rassicurato che gli importi non sarebbero mutati ma l’Agenzia delle Entrate ha tagliato di due terzi il valore dello sconto fiscale. Nell'interrogazione si rimarca che le ragioni economiche che hanno portato alla definizione di questi incentivi non sono mutate perché l’allungamento dei tempi dei pagamenti dei servizi di autotrasporto evidenziano la necessità di confermare gli importi delle agevolazioni fiscali destinati ad autotrasportatori artigiani: è dunque necessario e urgente un chiarimento da parte del governo, che ha comunque assicurato un equo contemperamento negli interessi della collettività e delle categorie coinvolte".

"Confartigianato Trasporti cesenate - aggiunge il presidente Cangini - sta impegnandosi per tutelare le piccole imprese di autotrasporto (monoveicolari, artigiane con la guida di titolari, soci e collaboratori) e ha richiesto l'intervento dei parlamentari locali, che si sono dimostrati sensibili e collaborativi.Chiediamo che vengano ripristinati gli importi delle deduzioni forfettarie per spese non documentate, per la sopravvivenza delle imprese di autotrasporto artigiane. La decisione del Governo è incomprensibile sia nel merito (senza queste agevolazioni molte piccole imprese rischiano di chiudere), che nel metodo, in quanto il metodo non può essere certo quello di intervenire in zona Cesarini, quando occorre pagare le tasse della dichiarazione dei redditi".

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