rotate-mobile
Economia

"Sistemi di Tornitura", fatturato in crescita: la manifattura cesenate si espande in Europa

Piccini ha fortemente creduto fin dall’inizio nell’importanza di guardare anche ai mercati internazionali diversificando il proprio portfolio clienti

+30% di fatturato export e commesse da oltre 500.000 euro sui mercati d’oltralpe: sono questi i numeri registrati dall’azienda cesenate Sistemi di Tornitura, esempio di piccola medio impresa italiana che grazie a un approccio strategico alle esportazioni è riuscita nella sfida di affermarsi in Europa, puntando soprattutto su Austria, Germania e Svizzera. Fondata nel 1994 a livello famigliare, la ditta di Alberto Piccini si è ingrandita nel 1998 fino a diventare nel 2001 l’attuale Sistemi di Tornitura. Produce particolari torniti in metallo su disegno espresso del cliente e dà lavoro a quindici dipendenti.

Partner di questo cammino verso l’internazionalizzazione è Co.Mark, società di servizi di temporary management in outsourcing per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Le preoccupazioni non mancano, visto che i “competitor” spagnoli, bulgari e rumeni possono contare su minor pressione fiscale e minor costo del lavoro, ma il titolare Alberto Piccini non ha dubbi: «Abbiamo puntato su specializzazione, cura del cliente, macchinari di alto livello. Siamo in grado di produrre tre milioni di pezzi all’anno tutti garantiti da alti livelli qualitativi. Il nostro è un successo fatto in casa. Ci hanno aiutato un po’ tutti, dai dipendenti ai clienti, fino a Co.Mark. Stiamo raccogliendo i frutti di tanto lavoro».

L’inizio della collaborazione con Co.Mark data 2009 e da allora gli export manager sono riusciti a internazionalizzare l’azienda  e incrementare il portfolio clienti. Maria Teresa Papaleo, export manager di Co.Mark spiega: «Inizialmente la scelta dei mercati esteri si è basata sui dati forniti dall’analisi dell’interscambio dei volumi di acquisto fra Italia e resto del mondo. Oltre a quanto emerso da tale analisi sono state prese in considerazione ulteriori variabili fra cui la presenza di concorrenti di riferimento che hanno confermato tale scelta. Da questi studi è emerso che i mercati più adatti per questa tipologia di prodotto sono Germania in primis e Austria. Questo non solo per la vicinanza geografica, che in prodotti dove l’impatto dei costi di trasporto ha una certa rilevanza è una variabile da tenere in considerazione, ma anche per il forte rapporto qualità-prezzo, che rendono le aziende di meccanica italiane molto ricercate per la loro riconosciuta esperienza e qualificata competenza a dei costi di produzione maggiormente competitivi rispetto appunto a Paesi quali la Germania e l’Austria».

Importante anche la scelta dei canali distributivi. «Dopo un’intensa ricerca di mercato – aggiunge Maria Teresa Papaleo - e aver vagliato diverse opportunità, il canale distributivo più recettivo si è dimostrato quello dei produttori di macchine industriali e automotive. La piccola azienda a gestione familiare rappresenta un elemento di grande competitività nel settore della meccanica di precisione. Qualità, prezzo e fluidità del processo produttivo rendono il settore altamente competitivo a livello internazionale». Piccini ha fortemente creduto fin dall’inizio nell’importanza di guardare anche ai mercati internazionali diversificando il proprio portfolio clienti. Questo approccio dinamico e proattivo, a distanza di quattro anni dall’avvio dei rapporti di collaborazione con Co.Mark, ha portato l’azienda a creare e consolidare i propri rapporti con i clienti stranieri e raddoppiare, di anno in anno, il quantitativo di merce prodotta e destinata a mercati diversi da quello italiano.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Sistemi di Tornitura", fatturato in crescita: la manifattura cesenate si espande in Europa

CesenaToday è in caricamento