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Confartigianato in campo per la sicurezza sul lavoro: "Serve una legge più umana"

Prosegue intanto anche la battaglia di Confartigianato per rendere più umana e più sostenibile la legislazione della sicurezza sul lavoro, che con il proliferare di regole, adempimenti ed obblighi non è certo tarata a misura di piccola impresa

Prosegue l'impegno di Confartigianato Cesena e delle sue imprese, sulla prevenzione per conseguire maggiori livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro. A dicembre si sono tenuti gli ultimi corsi di formazione programmati per il 2013 a favore dei lavoratori neo-assunti e degli imprenditori che rivestono il ruolo aziendale di responsabile del Servizio di prevenzione aziendale e che devono effettuare l'aggiornamento alla luce dell'accordo Stato-Regioni.

Ai corsi hanno preso parte complessivamente circa 250 lavoratori, a cui si aggiungono circa 150 imprenditori che hanno partecipato ai seminari di aggiornamento professionale. A fronte del calo costante del numero complessivo d'infortuni registrato negli ultimi anni nella nostra Regione e certificato dalle statistiche rese note dall'Inail (nel 2012, 92.212 infortuni in calo del 7,5%) purtroppo sono invece in aumento quelli mortali (97 nel 2012, con incremento del 3,2%).

“Confartigianato – rimarca il Responsabile dell'Area categorie e mercato di Confartigianato Battistini - è da sempre impegnata in prima linea insieme alle proprie imprese associate percontribuire al miglioramento dei livelli di sicurezza e conseguentemente della competitività delle imprese, dato che oggettivamente la maggior sicurezza incide positivamente sui costi aziendali. Nel nostro territorio si registrano livelli che, anche attraverso la leva della formazione e agli investimenti aziendali operati dalle imprese in questi anni, pur in presenza della crisi, in nuove tecnologie, adeguamenti strutturali ed organizzativi degli ambienti di lavoro, contribuiscono a tenere sotto controllo la piaga degli infortuni nel lavoro. L'auspicio di Confartigianato Cesena è che venga favorita sempre più una competizione leale tra imprese, basata sul rispetto della legalità e che produca migliori standard di qualità lavorativa”.

“Per quanto riguarda Confartigianato – prosegue Battistini - è giusto evidenziare questo impegno formativo, soprattutto in questi anni difficili dal punto di vista economico, in quanto sul tema della sicurezza del lavoro è più facile assistere ad una campagna mediatica che demonizza le imprese quando si verificano infortuni gravi, anziché valorizzare i comportamenti virtuosi che nel nostro territorio non mancano. Prosegue intanto anche la battaglia di Confartigianato per rendere più umana e più sostenibile la legislazione della sicurezza sul lavoro, che con il proliferare di regole, adempimenti ed obblighi non è certo tarata a misura di piccola impresa. Meno carta e più sicurezza nelle imprese: questo è ciò che chiedono e devono avere le imprese”.

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