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Economia

Settore alimentare, "Le imprese artigiane hanno dimostrato resilienza e innovazione"

Confartigianato: "In questo anno di pandemia hanno dimostrato capacità di resilienza e spirito innovativo"

Le misure del Recovery Plan sono l’occasione anche per rilanciare il settore alimentare, un’eccellenza a livello mondiale, un patrimonio economico, sociale e culturale tramandato da generazioni e frutto del ‘saper fare’ dei nostri artigiani”, che nel territorio cesenate è rappresentato da centinaia di imprese artigiane. Lo rimarca il Gruppo di presidenza Confartigianato cesenate. A livello territoriale opera Confartigianato Alimentazione Cesena che associa 250 imprese nel territorio comprensoriale. La presidente è Rita Cicognani.

“La vocazione artigiana – aggiunge il Gruppo di Presidenza - del food made in Italy, in cui operano 330mila imprese fino a cinquanta addetti, con 1milione 353mila occupati, e oltre 73mila aziende artigiane che danno lavoro a 276mila addetti, è un tratto distintivo anche del nostro territorio locale. In questo anno di pandemia hanno dimostrato capacità di resilienza e spirito innovativo. Per garantire il rilancio delle nostre imprese occorrono misure che offrano risposte alla crisi provocata dalla pandemia e interventi strategici finalizzati ad assicurarne l’espansione sui mercati internazionali. Servono interventi – prosegue il Gruppo di Presidenza per facilitare il riposizionamento sul mercato mediante strumenti di flessibilità che rafforzino la domanda interna e la ripresa dei consumi, favoriscano i processi di qualificazione e di riconoscibilità dei prodotti di qualità, promuovano l’immagine delle produzioni italiane sui mercati esteri, sostengano le imprese nell’adozione di strumenti di tracciabilità, qualità e certificazione di origine dei prodotti”.

“Le micro e piccole imprese del settore alimentare devono essere accompagnate nell’uso  delle tecnologie digitali e nella multicanalità di distribuzione dei prodotti di qualità – rimarca il Gruppo di Presidenza -  devono poter contare su interventi  di irrobustimento delle capacità finanziarie e di sostegno all’export anche nei Paesi emergenti, su misure di valorizzazione delle produzioni tipiche, dei distretti agroalimentari di qualità e delle produzioni a denominazione d’origine”. “La strategia ‘Farm to Fork’ presentata dalla Commissione Europea per trasformare il sistema alimentare europeo, rendendo più sostenibile sotto diversi aspetti e riducendo il suo impatto sui Paesi terzi –  conclude il Gruppo di Presidenza Confartigianato - rappresenta una opportunità per valorizzare il ruolo degli artigiani e delle piccole imprese della trasformazione alimentare nella transizione verso sistemi produttivi sostenibili per l’ambiente e sicuri per i consumatori. Ma altrettanto sostenibili dovranno essere gli oneri e gli adempimenti a carico dei piccoli imprenditori, attualmente ancora esagerati e penalizzanti, per raggiungere questi obiettivi”.

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