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Sanità e contratti di lavoro, la Cisl: "Il Consiglio dei Ministri delibera, ma l'Ausl non risponde"

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’approvazione dell’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il triennio 2016 -2018 del comparto della sanità

“Ora attendiamo solo il via libera della Corte dei Conti che dovrebbe arrivare a giorni, dando così una risposta positiva anche ai 12mila dipendenti dell’Ausl Romagna”. Questa è l’affermazione di Maria Antonietta Pedrelli, sindacalista della Cisl Funzione Pubblica di Cesena, alla notizia che martedì scorso il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’approvazione dell’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il triennio 2016 -2018 del comparto della sanità che era stata sottoscritta dai sindacati confederali e dall’Aran lo scorso 23 febbraio. Successivamente l’ipotesi è stata presentata dai sindacati ai lavoratori, dopodiché è cominciato l’iter istituzionale che si chiuderà a breve. 

“In questi giorni abbiamo incontrato tanti  lavoratori: da San Piero a Cesenatico, da Savignano a Mercato Saraceno visitando i vari presidi dell’Ausl Romagna nel comprensorio cesenate - continua Pedrelli - e ci hanno chiesto informazioni sulle novità contrattuali, sugli aumenti retributivi e raccontato anche i problemi che riscontrano nella loro attività quotidiana. Siamo però sorpresi dalla mancanza di risposte ufficiali dell’Ausl Romagna in merito al problema del mancato pagamento degli straordinari e della deficienza d’organico. Un’azienda importante come questa dovrebbe avere relazioni sindacali più efficaci, se davvero vuole valorizzare il proprio personale, che comunque continua ad assistere gli utenti con professionalità e disponibilità.”

L’Ausl Romagna è la più grande azienda sanitaria italiana ed è comprensibile che occorra tempo per organizzare un presidio socio-sanitario di qualità che si rivolge a 1.200.000 abitanti, con quasi 4.000 posti letto, 16.000 dipendenti, 800 medici di medicina generale, 230 di continuità assistenziale e 150 pediatri di libera scelta. "Più in generale risultano infatti delle criticità che anche la Cisl Romagna ha evidenziato - sostiene Filippo Pieri, segretario generale della Cisl Romagna - come la mancanza di dati sulle liste di attesa, i ritardi sull’attuazione del progetto case della salute e i nuovi assetti organizzativi, i quali, in particolare, non garantiscono un’adeguata diffusione territoriale dei servizi socio-sanitari evidenziando una scarsa prossimità alla popolazione". Il monitoraggio della situazione continuerà nei prossimi giorni e precisamente venerdì 13 aprile all’ospedale Bufalini dove saranno presenti Pedrelli e Pieri dalle 11,30 alle 15,30 e lunedì nei locali di via Moretti.
 

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