rotate-mobile
Economia

Saldi invernali al via: a Cesena una spesa media per famiglia di 350 euro

Secondo l'Osservatorio della Confcommercio cesenate le famiglie spenderanno durante i saldi invernali che si aprono anche a Cesena il 5 gennaio in media 350 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori

I saldi invernali si aprono a Cesena e nei comuni comprensoriali venerdì prossimo e dureranno fino al 5 marzo. “Quella dei saldi - rimarca il direttore Confcommercio Giorgio Piastra - è un'opportunità tradizionalmente deputata all’acquisto vantaggioso di beni e accessori di vario genere messi in vendita a un prezzo inferiore rispetto alla normalità. Secondo l'Osservatorio della Confcommercio cesenate le famiglie spenderanno durante i saldi invernali che si aprono anche a Cesena il 5 gennaio in media 350 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori.

"Dopo un Natale con lo shopping ancora in corso che si prospetta nel suo bilancio conclusivo senza infamia e senza lode – rimarca il direttore Confcommercio cesenate - la speranza passa ora per i saldi, Le vendite di fine stagione restano comunque una grande opportunità per i consumatori ma, per i commercianti non saranno sufficienti a colmare un gap di consumi fortemente condizionato da un andamento che resta incerto ed altalenante. Esiste comunque una fetta di clientela sempre più vasta che attende i due mesi dei saldi invernali ed estivi per effettuare gli acquisti programmati. Dall'indagine condotta da Confcommercio in collaborazione con gli osservatori territoriali fra cui quello cesenate durante i saldi le preferenze andranno ai capi di abbigliamento, calzature, accessori e biancheria intima “

“Confcommercio - prosegue il direttore Piastra - da anni ha redatto ill decalogo “Saldi tranquilli” per ricordare a commercianti e consumatori regole e tutele nel periodo degli sconti, con diversi punti fondamentali. Prodotti in vendita; disposizione della merce; prova dei capi; esposizione dei prezzi; e pagamenti elettronici".

La guida

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

Esposizione dei prezzi: come in tutte le vendite speciali esiste l’obbligo di esporre al pubblico il prezzo iniziale di vendita, la percentuale di sconto e il prezzo scontato finale.

Pagamenti elettronici: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. E’ previsto da giugno l’obbligo di accettazione dei pagamenti tramite pos (bancomat-carte di debito) sopra i 30 euro.

Disposizione della merce: al fine di non indurre il consumatore in errore, è fatto obbligo disporre le merci offerte in saldo in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quelle che eventualmente siano contemporaneamente poste in vendita alle condizioni ordinarie. Ove tale separazione non sia praticabile, la vendita ordinaria viene sospesa.

Prova dei capi: non c’è obbligo. La possibilità di fare “provare” i capi in saldo è rimessa alla discrezionalità del negoziante. Cambi di prodotti acquistati in saldo: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto”.

Vendite di Natale

“Quanto alle vendite natalizie - aggiunge il direttore Giorgio Piastra _ sono tuttora in corso e i bilanci verranno stilati i prossimi giorni. In base a una indagine del nostro Osservatorio generi alimentari (73,5%), giocattoli (48,7%), capi di abbigliamento (47,1%) e libri (43,5%) sono state le tipologie di regalo più gettonate per questo Natale; in aumento cellulari e smartphone, gioielli e bigiotteria e viaggi. Il Natale 2017 è stato caratterizzato anche dall'aumento degli acquisti online. Infatti, anche se i regali saranno effettuati prevalentemente presso i punti vendita della grande distribuzione (75,7%) e i negozi tradizionali (56,7%), è sempre maggiore il ricorso da parte dei consumatori al commercio elettronico cui si rivolger quasi un consumatore su due (47,8%), contro il 28,3% di 5 anni fa e il 3,8% del 2009. Un altro dato jnteressante: le donne per Natale comprano più degli uomini, dagli alimentari ai vestiti e calzature, dai libri ai prodotti di bellezza; invece gli uomini le superano nelle spese per vino, cellulari e dvd. La fascia di età di chi acquista tecnologia va dai 18 ai 24 anni, i giocattoli per bambini vengono regalati da giovani sui 30 anni e dalle persone anziane”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Saldi invernali al via: a Cesena una spesa media per famiglia di 350 euro

CesenaToday è in caricamento