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Saldi estivi, soddisfatta Confcommercio: "Buoni dati anche in periferia"

"I commercianti sono moderatamente soddisfatti - dice il direttore Confcommercio cesenate Giorgio Piastra - ancora molti cesenati sono in città e una buona fetta ha atteso l'avvio degli sconti"

Segnali interessanti, buon flusso di clienti specie mattutino in centro storico, nell'area urbana e in periferia, anche nelle tante frazioni disseminate nel territorio comunale, bene i venerdì sera con i negozi aperti in centro: questo il sentiment di un campione di 80 commercianti intervistati dall'Osservatorio Confcommercio cesenate sull'andamento dei saldi estivi nei primi otto giorni di attuazione.

"I commercianti sono moderatamente soddisfatti - dice il direttore Confcommercio cesenate Giorgio Piastra - ancora molti cesenati sono in città e una buona fetta ha atteso l'avvio degli sconti, il tradizionale zoccolo duro fidelizzato dei saldi. Positivi riscontri anche dai negozi dei piccoli centri e delle frazioni dove lo svolgimento dei saldi è un momento privilegiato per frequentare i negozi e vivacizzare la dimensione sociale della cita comunitaria. di Secondo il nostro Osservatorio ogni famiglia spenderà in media per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 230 euro – meno di 100 euro a testa. Le vendite estive rappresentano sempre un momento di richiamo per le famiglie anche se negli ultimi anni la quota destinata a questo tipo di acquisto si è ridotta costantemente in linea con le esigenze di un bilancio familiare condizionato da un calo del reddito disponibile".

"Le difficoltà che attraversano le famiglie dal punto di vista del reddito disponibile sono purtroppo note - prosegue il direttore Piastra -  pertanto è prevedibile un leggero calo rispetto all'anno scorso con uno scontrino medio intorno ai 100 euro. Siamo peraltro fiduciosi che i saldi, che i commercianti preferiscono definire di ‘inizio stagione', sapranno incontrare le più diversificate esigenze dei consumatori, sia per quantità, qualità e assortimento dei prodotti invenduti, che per gli sconti che prevediamo possano superare il 40%. Le vendite in questo periodo, insomma, pur in un contesto difficile - , possono arrecare effervescenza alle vendite e rappresentare per i consumatori e i turisti che salgono dalla Rivera o scendono dall'Appenino un'occasione per acquistare quei capi d'abbigliamento desiderati nel corso della stagione".

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