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I saldi non decollano: la gente ha meno soldi da spendere

“Dobbiamo constatare che le difficoltà economiche di questo periodo si stanno riflettendo in modo pesante sulle vendite effettuate con i saldi", afferma Graziano Gozi di Confesercenti Cesenate

Dopo le previsioni è già il momento di verificare l’andamento dei saldi di fine stagione, iniziati lo scorso 7 luglio. “Dobbiamo constatare che le difficoltà economiche di questo periodo si stanno riflettendo in modo pesante sulle vendite effettuate con i saldi– afferma Graziano Gozi, direttore della Confesercenti Cesenate - Il nostro centro studi ha effettuato una rilevazione telefonica su un campione di  cento imprese in una  fase così importante per le imprese commerciali”.

“Nel primo giorno utile per effettuare le vendite con i saldi di fine stagione, il 94% del campione intervistato, costituito da imprese del comparto abbigliamento, calzature e biancheria per la casa, ha utilizzato questa opportunità”, chiosa Patrizia Greco, presidente della Fismo cesenate, la federazione del settore moda aderente alla Confesercenti che prosegue: “le imprese commerciali cesenati confermano la loro attenzione verso questo strumento promozionale, i saldi restano una opportunità per il commercio e in questo periodo, così difficile dal punto di vista economico, in particolare erano attesi non solo dai consumatori ma anche dalle imprese per recuperare liquidità. C’è da evidenziare che una parte preponderante del campione (l’88%) indica la presenza negli esercizi commerciali di nuovi clienti, con punte maggiori per il settore calzature e in minor misura per il settore dell’abbigliamento classico e della biancheria intima”.

“I saldi estivi – spiega Greco – rappresentano una fetta importante delle vendite dell’intero anno; il 55% del campione dichiara infatti un incidenza sul volume d’affari annuale del 20%, mentre l’8% denuncia una incidenza del 10% e il 28% addirittura una incidenza del 30%”. “E quasi l’intero settore dell’abbigliamento che denuncia un calo di vendite rispetto al 2011 – commenta il responsabile della Fismo-Confesercenti Cesenate, Maria Luisa Pieri – mentre le maggiori difficoltà le abbiamo riscontrate nell’abbigliamento sportivo, in quello classico e nella biancheria per la casa” ed infatti per il 75% del  campione esaminato, le vendite effettuate durante i saldi sono in flessione, mentre per il 20% le vendite sono stabili e solo per il 5% le vendite effettuate sono in aumento.”

“Occorre tenere conto – conclude la Pieri - che molti esercenti scelgono, da diverso tempo, di effettuare vendite promozionali in più periodi dell’anno e questo porta a rendere meno accattivante e misurabile dal punto di vista economico il periodo dei saldi. È però del tutto evidente che siamo in una fase delicata e difficile, con i consumi che stagnano. Nonostante questo, pur in presenza di dati in diminuzione, sono comunque moltissimi i consumatori che spinti dalla crisi economica hanno effettuato i loro acquisti personali in questo periodo in una ricerca costante del minor prezzo possibile”.

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